In questo momento il Ministro dell'Economia, Pier Paolo Padoan, fa sapere, attraverso una nota, che il Ministero è in contatto con la Commissione europea, per evitare l'apertura di una procedura d'infrazione.
Manovra da 3,4 mld
La lettera con cui la Commissione chiede al Governo italiano di assumere impegni precisi sulla correzione dei conti pubblici, è attesa per oggi pomeriggio. Conti da correggere entro il 1° febbraio, data delle nuove previsioni economiche e per allora serviranno 3,4 miliardi di euro, una manovra correttiva che vale lo 0,2% del PIL (Prodotto Interno Lordo).
Il discorso era rimasto in sospeso prima del referendum Costituzionale, ora Bruxelles ci presenta il conto "congelato", per non influenzare la consultazione referendaria.
Altro periodo di lacrime e sangue
Non si può più rinviare, altrimenti l'Italia andrebbe in contro all'apertura di una procedura d'infrazione per deficit eccessivo, per il mancato rispetto della regola del debito. La trattativa tra i commissari europei e il nostro Ministro padoan, è già partita. Il tutto è quanto dovremo pagare a fronte di una flessibilità già concessa. Secondo gli ultimi dati il deficit del nostro Paese, già viaggia intorno al 2,4% del PIL, due decimali al di sopra del target concordato a Bratislava e di quello che la Commissione europea considera il tetto massimo, per evitare una bocciatura dell'Italia da parte dell'Eurogruppo.
Il tavolo dei Ministri finanziari, influenzato da Dijsselbloem e Shaeuble, non vuole correre il rischio di essere sconfessati dall'Eurogruppo, con il rischio di far precipitare il nostro paese in una procedura di infrazione e dare un altro colpo alla credibilità dell'Europa.
Dubbi sulla tenuta dei conti italiani - Ricordiamo che la "manovra finanziaria" non è altro che una legge di stabilità, cioè il principale documento con cui il Governo indirizza la propria politica economica.
Pertanto in tempi brevissimi, entro il 1°febbraio, il Ministero dell'Economia e Finanze, dovrà adottare una manovra correttiva finanziaria (straordinaria), se non vuole rincorrere in sanzioni economiche. Quindi prepariamoci ad affrontare un altro periodo di "lacrime e sangue" dal punto di vista contributivo.