La legge 232 del 11.12.2016 ovvero la Legge di Bilancio 2017, introduce delle importanti novità in materia fiscale e agevolativa, che possono rivelarsi davvero interessanti per gli addetti ai lavori. E non solo. Ecco uno schema riepilogativo.
Regime di cassa per le imprese minori
A partire dal 2017 verrà modificata la disciplina fiscale e contabile delle imprese minori, che utilizzano il regime di contabilità semplificata. Tale regime è applicabile ad imprenditori individuali, società di persone e soggetti assimilati con ricavi nei limiti di 400.000,00 euro, per le attività di prestazioni di servizi, oppure 700.000,00 euro, per le altre attività.
Nella determinazione del reddito di impresa ai fini Irpef, si passa dal principio di competenza a quello di cassa. Dal 2017, non assumono più rilevanza inoltre le rimanenze finali e iniziali.
Adempimenti contabili delle imprese minori
Sono modificati i registri contabili che le imprese minori devono tenere (art. 18): in particolare sono stati istituiti nuovi registri cronologici riservati alla separata annotazione di ricavi e spese. Invece, novità, viene abolito il registro delle entrate e delle uscite per coloro che effettuano operazioni non soggette a registrazione ai fini Iva.
Imposta sul reddito di Impresa
Viene introdotta l’Imposta sul Reddito d’Impresa (IRI), disciplinata dal nuovo art. 55-bis del TUIR per imprese individuali, snc e sas.
Ma anche per le società di capitali che hanno i requisiti per l’opzione della piccola trasparenza fiscale. Ovviamente il regime IRI è subordinato ad un'opzione nella dichiarazione dei redditi, da comunicarsi nell'Unico 2018.
Super ammortamenti e Iper ammortamenti
Sono anche prorogati per tutto il 2017 i super ammortamenti per l'acquisto di beni materiali strumentali nuovi entro il 31.12.2017.
Ma attenzione: sono esclusi i mezzi di trasporto (unica eccezione: i taxi). Sono introdotti anche gli iper ammortamenti, per acquistare beni funzionali alla trasformazione tecnologica e/o digitale delle imprese.
Terreni esenti da Irpef per coltivatori diretti
Una bella novità per tutti i coltivatori diretti: fino a tutto il 2019 i redditi dominicali e agrari non concorrono alla formazione della base imponibile ai fini dell’IRPEF, purchè siano iscritti alla previdenza agricola.