E' notizia delle ultime ore che l'Inps approva l'estensione dell'opzione donna a tutte le lavoratrici nate nell'ultimo trimestre del 1958 che hanno maturato i 35 anni di contributi entro il 31 dicembre 2015. Viene, quindi, approvata la modifica apportata dalla Legge di Bilancio e in sintesi comporta che le lavoratrici che hanno i requisiti potranno avvalersi dell'opzione donna entro il 31 luglio 2016.
L'ultima lavoratrice inclusa, nata il 31 dicembre 1958, potrà andare in pensione per effetto di questa estensione dal 1° agosto 2017 e discorso un po' diverso va fatto per le lavoratrici autonome che matureranno il diritto all'erogazione della prestazione pensionistica dal 1° febbraio 2018 (per loro la finestra mobile è di 18 mesi).
Occorre chiarire che una finestra mobile è un periodo di slittamento variabile tra la maturazione al diritto alla pensione e la decorrenza effettiva dell'assegno pensionistico e tale norma è stata introdotta per contenere la spesa pensionistica in quanto il pagamento della prestazione viene rimandato.
La modifica contenuta nella Legge di Bilancio è stata finanziata con 18,3 milioni di euro per il 2017, 47,2 milioni di euro per il 2018, 87,5 milioni di euro per il 2019, 68,6 milioni per il 2020,34,1 milioni per il 2021 e infine 1,7 milioni per il 2022. Il Governo non ha accettato di prorogare ulteriormente l'opzione donna oltre il 31 dicembre 2015, includendo anche le lavoratrici nate dopo il 1958.
Novità significative anche per l'uscita anticipata dal lavoro: Cesare Damiano e MariaLuisa Gnecchi, rispettivamente presidente e capogruppo PD della Commissione Lavoro alla Camera, si sono dichiarati favorevoli alla rimozione delle restrizioni che limitano l'accesso alla pensione in deroga a 64 anni per la classe 1952. E' opportuno specificare che potranno usufruire della pensione anticipata solo coloro che hanno raggiunto quota 96 entro il 2012, cioè 60 anni di età e 36 anni di contributi oppure 61 anni e 35 anni di contributi.
La quota 96 si calcola sommando l'età anagrafica ed anzianità contributiva utile per i lavoratori dipendenti ai fini di conseguire la pensione di anzianità, nel periodo tra il 1° gennaio 2011 e il 31 dicembre 2012.
Il Ministro del Lavoro si è detto favorevole alla rimozione di questi paletti e ha precisato che possono accedere alla pensione anticipata anche i lavoratori autonomi, gli impiegati presso la pubblica amministrazione o coloro che erano privi di occupazione alla data di entrata in vigore della Riforma Fornero (28 dicembre 2011).
Quest'ultimi devono, però, aver maturato la contribuzione minima richiesta esclusivamente in qualità di lavoratori dipendenti del settore privato. Non viene conteggiata, quindi, la contribuzione volontaria il riscatto degli anni di studio, il servizio militare e ogni attività lavorativa al di fuori del settore privato.