La commissione europea ha pubblicato diversi documenti che rientrano nell'attività di vigilanza economica sugli Stati membri. Nel rapporto riguardante l'italia sono stati segnalati due problemi: il livello, definito alto, di crediti bancari in sofferenza, in calo solamente dall'anno scorso, e divergenze fra le regioni sulla cosiddetta regolazione dell'economia "collaborativa". Lo sviluppo di quest'ultima è ritenuto fondamentale dalla stessa commissione, per promuovere la crescita effettiva della competitività. È quanto fanno sapere dal ministero dell'Economia e delle finanze, attraverso il sito internet ufficiale.
Spese per cause di forza maggiore
Segnalati anche miglioramenti, principalmente nell'ambito della semplificazione degli adempimenti amministrativi e nella formulazione del bilancio pubblico. Il Paese è indicato come modello di "buone pratiche" relativamente alla legge sulle "Start up". Nella relazione sul debito pubblico, la Commissione ritiene che diverse spese siano attribuibili a cause di forza maggiore, dal terremoto all'immigrazione, e segnala che per rispettare la regola del debito "è sufficiente un aggiustamento del saldo strutturale", che è "pari allo 0,2 per cento del prodotto interno lordo". La Commissione auspica che l'aggiustamento avvenga "in tempo utile". In caso contrario non si esclude l'avvio di una procedura d'infrazione.
Durante la presentazione dei rapporti, il vice presidente della Commissione, Valdis Dombrovskis, e il commissario per gli affari economici e monetari, Pierre Moscovici, hanno riconosciuto gli sforzi dell'Italia nell'affrontare le diverse esigenze di riforma. Contestualmente, entrambi hanno evidenziato che gli effetti delle riforme vanno valutati nel tempo.