Il debito pubblico è la quantità di debito dello Stato nei confronti di altri soggetti economici nazionali o esteri come individui, imprese, banche o Stati, che hanno sottoscritto un credito allo Stato nell'acquisizione di obbligazioni o titoli di stato. In Italia ha segnato un nuovo record, + 2,2 miliardi di Euro in un solo mese.

Il fascicolo della Banca d'Italia

Se in questi giorni ci dicono che il Pil è aumentato a +1,5% rispetto al 2016 e quindi l'economia è in ripresa, dall'altra parte questo annuncio della banca d'italia è una doccia fredda per tutti gli economisti positivisti e soprattutto per il Governo.

Un aumento del debito in un solo mese di 2,2 miliardi è una cifra enorme, tanto quanto circa la metà di una manovra finanziaria perduta in un solo mese. La Banca d'Italia ha spiegato che l'incremento è dovuto al fabbisogno delle Amministrazioni pubbliche e della rivalutazione degli indici rivalutati al tasso dell'inflazione. Bankitalia, in riferimento ai sottosettori, riferisce che il debito pubblico delle Amministrazioni locali è diminuito di 1,9 miliardi mentre quello che delle Amministrazione statali è aumentato di 4. Il presidente del Codacons è molto preoccupato: "Il debito pubblico italiano grava oggi per 37.646 euro sulle spalle di ogni cittadino..." e spera in una soluzione veloce e credibile per invertire la tendenza.

In soli 5 anni il debito pubblico italiano è aumentato del 15%, una cifra pazzesca. Una qualsiasi azienda con un debito del genere sarebbe già fallita. Il presidente continua dicendo che è inutile festeggiare l'aumento del PIL quando siamo in presenza di un debito pubblico in aumento. Ciò che si guadagna da una parte si perde dall'altra.

Sale il debito e scendono gli incassi

Il problema non è soltanto dell'aumento del debito pubblico ma anche della diminuzione drastica degli incassi per l'amministrazione centrale. Nel primo semestre 2017 sono stati registrati incassi erariali decisamente inferiori rispetto agli anni precedenti. Le entrate per lo Stato ammontano a 31,6 miliardi, addirittura 13,5 miliardi in meno rispetto all'anno precedente.

Secondo la Banca d'Italia le entrate sono diminuite a causa dello slittamento e proroghe di alcune date per il versamento delle imposte. Fatto sta che lo Stato è in sofferenza, se il debito registrato di +2,2 miliardi in mese dovesse mantenersi per i prossimi 12 mesi il debito pubblico ammonterebbe a circa +26,4 miliardi in un anno. A quel punto qualsiasi manovra finanziari correttiva risulterebbe inefficace.