Le monetine da 1 e 2 centesimi di euro continueranno ad essere coniate e a circolare in Italia, come negli altri paesi europei che fanno parte della moneta unica, nonostante il governo italiano ne avesse prevista la sospensione, a partire al 1 gennaio 2018, grazie ad un emendamento del Pd fatto approvare nella recente "manovrina".

Ue e Consiglio europeo

Spetta all'Unione europea e non ai singoli Stati membri il potere decisionale di bloccare la circolazione ed il conio della moneta unica ed è per questo motivo, che al governo italiano è giunto un secco "altolà".

Il nostro esecutivo, quindi, sarà costretto a fare "dietrofront" inserendo una nuova norma nella prossima legge finanziaria del prossimo autunno. Soltanto il Consiglio Europeo, nel suo insieme, può prendere una tale decisione se far circolare o meno monete metalliche o banconote legate all'Euro.

Banca centrale europea

In effetti, già la Banca Centrale europea aveva, a suo tempo, inviato due pareri al Belgio e alla Finlandia che hanno adottato norme simili a quelle italiane. Le decisioni riguardanti le politiche monetarie non spettano più ai vari parlamenti nazionali o alle banche centrali di ogni singolo paese, perché gestire l'euro per mantenere i prezzi stabili e guidare la politica economica dell'Ue è per l'appunto il compito della Bce, il cui presidente attuale è Mario Draghi.

Secondo la Commissione Finanze del Senato, lo stop alla produzione e alla circolazione dei centesimi di euro potrebbe innescare un effetto speculativo con un innalzamento dei prezzi dei beni e servizi ingiustificato, con una conseguente ricaduta sulle fasce più deboli della popolazione. Tuttavia, sempre secondo la commissione Finanze del Senato, l'eliminazione delle monetine di centesimi di euro, avrebbe l'effetto di apportare un risparmio che si aggirerebbe intorno ai 23 milioni di euro l'anno poiché vengono spesi 4,5 centesimi per produrre ogni centesimo e circa 5,2 centesimi per produrre la monetina da 2.

Insomma, un costo di produzione abbastanza elevato, anche se in caso di cancellazione delle due monete più piccole, la Zecca sarebbe costretta ad aumentare il conio dei 5 centesimi azzerando, di fatto, il risparmio previsto. Non è inoltre possibile, in conclusione, impedire, ad esempio, ad uno spagnolo o ad un tedesco di usare queste monetine in italia perché, così facendo,si metterebbero a serio rischio le regole dell'unità e dell'integrità dell'euro alle quali i 19 paesi, tra cui l'italia, hanno aderito.