Data l'incombente possibilità che il sistema bancario italiano possa in qualche modo seguire la scia di Cipro, la BCE sta ponderando di escludere dalla protezione del bail-in anche i conti correnti sotto i 100 mila euro.
Il bail-in: lo strumento interno per salvare le banche
La banca Centrale Europea ha predisposto il cosiddetto bail-in, ovvero un sistema volto a risolvere le eventuali crisi bancarie utilizzando i mezzi propri dell'istituto, facendo sì che nessun azionista o correntista possa subire delle perdite finanziarie maggiori rispetto a quelle che si sarebbero verificate nel momento in cui la banca fosse stata messa in liquidazione coatta amministrativa.
Il bail-in, però, prevede un meccanismo di protezione nei confronti dei piccoli risparmiatori, ovvero dei titolari di conti correnti sotto i 100 mila euro, che vengono dunque esonerati dal prelievo forzoso.
La possibile decisione della BCE sui conti correnti sotto i 100 mila euro
Quanto sta accadendo al sistema bancario italiano nell'ultimo periodo, ha portato la BCE ha considerare l'ipotesi di coinvolgere nel bail-in anche i conti correnti entro i 100 mila euro. In questo modo, andrebbero a subire le eventuali perdite dell'istituto in prima linea gli azionisti, dopo di che gli obbligazionisti ed in ultimo i correntisti, a prescindere dall'importo depositato in banca. Nel caso di accettazione della modifica del testo relativo alla Bank recovery and resolution directive (Brrd), verrebbe introdotto il cosiddetto "pre bail-in", che permetterà alle banche di non erogare i pagamenti relativi ai depositi, anche con saldo inferiore a 100 mila euro, per cinque giorni lavorativi.
In realtà, come sottolinea l'avvocato Andrea Missaglia, il Testo Unico Bancario (TUB) ammetterebbe all'interno della sua normativa anche la possibilità di sospendere i pagamenti dei depositi bancari fino a due mesi, ma tale ipotesi viene riservata alle crisi bancarie di notevoli entità.
Il rischio per i titolari di conti correnti entro i 100 mila euro
Ci si domanda dunque quali possano essere i rischi derivanti dal possibile retro-front della BCE relativamente alla normativa comunitaria in materia di bail-in. Innanzitutto potrebbe verificarsi l'inevitabile corsa agli sportelli dei correntisti che, allarmati dalle eventuali ritorsioni finanziare, potrebbero ritirare l'ammontare dei conti correnti, privando l'istituto dei mezzi per procedere al bail-in.
Nonostante ciò, la Banca Centrale Europea sta cercando di procedere ponendosi come primo obiettivo la trasparenza nei confronti dei risparmiatori. Proprio per tal motivo, si è chiarito che durante il periodo di transizione i titolari di conti correnti al di sotto dei 100 mila euro potranno accedere ad una somma di denaro del proprio deposito bancario, messa a disposizione nei cinque giorni successivi alla richiesta. L'importo verrà stabilito ad personam, sulla base di criteri che successivamente verranno elencati. In questo modo, ciascun risparmiatore sarà tutelato e potrà affrontare le spese della vita quotidiana.