Si dice che l'avidità e la paura muovano i mercati da secoli, siano essi quelli delle primitive forme di scambio o delle evolute transazioni elettroniche digitali. Difficile che lo stesso concetto non valga anche per il nuovo fenomeno delle criptovalute. Certo, quello del Bitcoin al momento rappresenta un mercato caratterizzato da un'esuberante euforia, ma presto o tardi si vedrà arrivare anche l'inevitabile fase di consolidamento (e discesa o stabilizzazione dei prezzi). Se si vuole davvero analizzare quali potranno essere i reali scenari futuri della vicenda, bisogna prima di tutto fare un ragionamento a mente fredda.
Capire meglio la situazione è impossibile se non si effettua un passo indietro per analizzare con distacco quali siano i rischi e quali le reali prospettive di adozione della nuova valuta digitale.
Il BitCoin si quota nel mercato americano
Partiamo dalle prospettive di sviluppo e dalle potenzialità di utilizzo su larga scala del Bitcoin. L'ultima novità al riguardo in ordine di tempo risale a meno di 48 ore fa, quando la moneta digitale si è quotata sul mercato americano dei futures tramite il CBOE. Nella pratica, i futures sono contratti a termine che permettono di acquistare o vendere un sottostante (in questo caso la moneta digitale) ad un certo prezzo ed entro una scadenza precisa. Grossolanamente, possiamo affermare che più sale il valore del bitcoin, più sale il valore dei suoi futures.
Con il vantaggio che per effettuare un investimento sulla nuova criptovaluta non sarà più necessario avere elevate competenze informatiche, ma basterà acquistare il nuovo strumento finanziario. Tutto perfetto, quindi? Non proprio. Perché la facilità di acquisto di un prodotto finanziario non tiene conto necessariamente di quanto possa essere rischiosa l'operazione.
Fino ad oggi il bitcoin ha visto crescere esponenzialmente le proprie quotazioni, ma nel secondo giorno dalla quotazione dei futures i volumi degli scambi (ovvero il numero degli ordini di compravendita) sono crollati a meno di un decimo, pur restando il prezzo stabile.
Cresce la preoccupazione per il rischio di una bolla
Il caso appena riportato dei volumi, così come altri episodi sporadici ma significativi, per alcuni sarebbero dei segnali deboli, ma da non sottovalutare.
Negli ultimi tempi sono cresciute le preoccupazioni per quella che molti definiscono come una vera e propria bolla pronta a scoppiare. E come ogni bolla che si rispetti, ci si rende conto della sua gravità solo quando ormai la situazione diviene irrimediabile. Il pericolo è che alle sporadiche storie ad effetto di chi ha accumulato immensi patrimoni investendo poche decine o centinaia di dollari si sostituiscano una moltitudine di persone rovinate dall'euforia irrazionale della criptovaluta. Uno strumento che un giorno, senza entrare nel merito di concetti sofisticati come le blockchain, potrebbe davvero rivoluzionare il nostro modo di considerare il denaro. Ma che altrettanto logicamente, non potrà essere all'infinito un semplice moltiplicatore di guadagni, all'interno del quale si mette uno e si ritira cento, mille o centomila.
Cosa accadrà alla criptovaluta nei prossimi mesi?
Cercare di anticipare quale direzione prenderà il mercato delle criptovalute è un compito quasi impossibile. Già all'ombra dei Bitcoin stanno sorgendo numerose criptomonete alternative. Quella che oggi sembra la principale valuta di riferimento del settore potrebbe lasciare il posto a qualcosa che semplicemente non esiste ancora o non riusciamo nemmeno ad immaginare. Resta però un fatto: come già anticipato all'inizio dell'articolo, a muovere i mercati (tra qui quelli delle criptovalute) sono l'avidità e la paura. "L'avidità è giusta, l'avidità funziona, l'avidità chiarifica", diceva Gordon Gekko (Michael Douglas) in un celebre film legato agli speculatori di Wall Street.
Ma quella, per quanto accattivante, era solo la frase di un attore in un film... e convenientemente, può avere senso affrontare il caso dell'esuberante crescita del Bitcoin, come degli spettatori o degli avventurieri che avranno deciso di divertirsi puntandoci giusto una fiche. Lasciando al tempo il compito di dirci se questo film avrà o meno un lieto fine.
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