Piaccia o no anche la Camera dei Deputati ieri ha licenziato positivamente la manovra finanziaria del Governo Gentiloni. Un via libera che il Governo ha ottenuto con voto di fiducia del secondo ramo del Parlamento. Adesso la Legge di Bilancio che entrerà in vigore nel 2018 aspetta solo l’ok in terza lettura da parte del Senato che dovrebbe arrivare oggi. Un esito scontato visti i tempi ristretti che restano per approvarla definitivamente. Il passaggio alla Camera non è stato esente da correttivi provenienti da emendamenti di vari gruppi parlamentari.

Ecco in estrema sintesi cosa c’è nella manovra di fine anno.

Pensioni, stipendio e lavoro

Per la previdenza si estende la platea degli aventi diritto all’Ape sociale o a quota 41. Le 11 categorie di lavori logoranti che erano tra i beneficiari delle due misure fino al 2017, diventano 15. I lavori gravosi come vengono chiamati si implementano di marittimi, pescatori, addetti al settore siderurgico ed a quello agricolo. Sempre per le pensioni, ok al pagamento delle stesse ogni primo del mese, misura questa che viene emanata in via strutturale, cioè senza scadenza. Intervento per i precari nelle PA, con 200 milioni stanziati per il biennio 2018-2019 da utilizzare per la stabilizzazione di 18mila insegnanti precari.

Anche nel settore sanità via libera alla stabilizzazione del personale sanitario precario che risulta al lavoro da almeno 3 anni e stessa sorte per i precari in organico di Regioni e Comuni. Per le cooperative sconti triennali sui contributi previdenziali per quelle che assumono a tempo indeterminato dei rifugiati nel 2018.

Confermato lo stop al pagamento degli stipendi per contanti perché nel 2018 sarà obbligatorio utilizzare sistemi di erogazione tracciabili, quindi bonifici, assegni e tutti i sistemi di pagamento elettronici. Per il lavoro autonomo, rimandato di un anno l’ingresso in scena degli indici di affidabilità fiscale in sostituzione degli studi di settore che pertanto restano in vigore anche l’anno venturo.

Nasce un credito di imposta del 36% di quanto speso, per le imprese che acquistano prodotti provenienti dal riciclo della plastica e simili. Via libera infine alla possibilità data alle Camere di Commercio di aumentare fino al 50% in più il corrispettivo per le iscrizioni.

Famiglie

Il Canone Rai resta confermato in bolletta dell’energia elettrica, così come il suo corrispettivo di 90 euro in 10 rate. Sale a 4.000 euro la soglia di reddito personale che un figlio di età pari o inferiore a 24 anni non deve superare per essere considerato a carico fiscalmente di un genitore. Il Bonus Bebè che sembrava in procinto di essere abolito rimane confermato ma sarà erogato in forma piena solo fino al primo anno di vita del bambino o per 12 mesi a partire dalla data di adozione.

Misura valida per i nuovi ingressi in famiglia da gennaio a dicembre 2018. Confermati per il bonus anche soglie Isee e importi, con 80 euro per famiglie con Isee compreso tra i 7.001 ed i 25.000 euro e 160 per famiglie con Isee più bassi. Inizia in 9 regioni la sperimentazione delle farmacie che offriranno servizi a domicilio, dalla consegna dei farmaci all’assistenza a casa del paziente. Sale al 22% la detrazione offerta per le spese universitarie dei figli in Atenei distanti oltre 100 Km dal comune di residenza della propria famiglia. Corretto l’eco-bonus per la sostituzione delle caldaie che non viene erogato più su caldaie di classe B. Resta attivo per quelle di classe A nella misura del 65% di detrazione concessa per quelle di classe A con termo-valvole e del 50% per quelle senza.