La Legge di Bilancio 2018, pubblicata in Gazzetta Ufficiale lo scorso 29 dicembre, ha confermato per il terzo anno di seguito l'erogazione dell'assegno di natalità. Conosciuto anche con il nome Bonus bebè. Il servizio rientra nei cosiddetti bonus famiglia, come anche il Bonus mamma domani che a differenza del bonus bebè non tiene conto dei requisiti Isee. Il sussidio bonus bebè consiste in un sostegno economico alle famiglie e presenta approssimativamente le stesse caratteristiche degli anni passati. Requisiti di accesso e importo restano invariati a differenza della durata dell'assegnazione che passa dai 36 mesi a 12.
La legge di stabilità ha confermato dunque un'assegno mensile che varia dagli 80 ai 160 euro, a seconda del valore Isee. Per ogni nuovo membro nato dal 1° gennaio 2017 al 31 dicembre 2018 che sia figlio naturale, adottivo o in affido la legge garantisce un supporto.
Requisiti di accesso per il bonus bebè
Per poter fare richiesta e accedere al servizio, è necessario presentare il modello Isèè. Per poter usufruire del servizio il valore Isee non può essere superiore a 25.000 euro. Se l'Isee è pari o al di sotto di 7.000 euro, l'assegno mensile sarà di 160 euro anziché 80. Coloro che hanno già avuto accesso all'erogazione del bonus bebè durante gli scorsi anni, non dovrà ripetere la domanda ma limitarsi a confermare i requisiti legati al valore Isee.
La domanda può essere presentata una sola volta per ogni figlio ed entro 90 giorni dalla nascita o dall'affido.
Fattispecie distinte: la legge tutela caso per caso
Nel caso in cui il genitore richiedente perda la patria potestà oppure il figlio venga affidato esclusivamente all'altro genitore, quest'ultimo ottiene il diritto all'assegno di natalità.
La domanda deve essere ripresentata entro 90 giorni dall'emanazione della sentenza del giudice contenente le disposizioni in merito all'affido o alla potestà. Rispettando il termine di 90 giorni dal provvedimento, degli assistenti sociali o del giudice, anche un'affidatario ha il diritto di richiedere l'assegno di natalità.
In ultimo, se si verifica il decesso del genitore richiedente, il diritto passa all'altro genitore, il quale dovrà specificare le modalità attraverso cui ricevere l'assegno entro 90 giorni dal decesso.
In qualsivoglia fattispecie, durante la compilazione della domanda, dovrà essere specificata la modalità di assegnazione. Le possibilità di pagamento sono: bonifico postale, bonifico bancario, bonifico domiciliato oppure carta prepagata con codice IBAN. Nel caso in cui il richiedente opti per quest'ultima alternativa, dovrà allegare alla domanda il modello SR163 Inps. Questo documento è necessario affinché l'Inps verifichi la corrispondenza tra chi presenta la domanda e il possessore del codice IBAN.
E' bene ricordare che il bonus bebè è un'importo netto, non rientra nell'imponibile del reddito. In quanto tale non dovrà figurare nella dichiarazione dei redditi.