Non solo i conti correnti tradizionali non rendono più nulla. Addirittura, secondo una recente indagine, siamo arrivati a un rendimento lordo dello 0,1%. E poi, i costi di gestione di questi conti, come anche di quelli online che comunque, in paragone sono estremamente più economici, sarebbero destinati nel brevissimo termine ad aumentare anche del 20% e più. Alcuni istituti, poi, avrebbero aumentato le spese a carico dei clienti di ben il 40%.
L'analisi di Sos Tariffe
Il Sito specializzato Sos Tariffe ha effettuato un'analisi dell'andamento dei costi dei conti correnti nel corso del tempo a partire dal 2013, prendendo in considerazione le varie tipologie offerte da un campione di 17 banche, fra le più rappresentative del panorama italiano.
Ed ha rilevato che, nel quinquennio appena trascorso, i conti correnti hanno subito incrementi di costo per ben 36 euro. Per di più i rincari maggiori si sarebbero verificati proprio nel 2017. E, secondo analisi indipendenti effettuate da alcune fra le principali associazioni a tutela dei consumatori come il Codacons e l'Adusbef, gli aumenti dovrebbero proseguire anche quest'anno in una forchetta compresa tra un minimo di 18 euro ed un massimo di 38.
Quali sono i conti più cari?
Dall'analisi di Sos Tariffe emerge che ad essere cresciuti in maniera esponenziale sono i conti correnti ad operatività cosiddetta mista. Cioè quei conti che consentono di operare sia online che recandosi materialmente in filiale.
Questa tipologia ha visto aumenti annuali anche superiori al 50%. In termini di valori assoluti si tratta, in alcuni casi, di più di 115 euro annui.
Ovviamente, sul totale dei costi pagati dai clienti, incide particolarmente il tipo di operatività richiesta. Infatti a pagare di più sono i risparmiatori con un conto corrente esclusivamente tradizionale e che si recano regolarmente in filiale.
Questi arrivano a spendere anche 173 euro in più all'anno.
Anche i conti online hanno, come dicevamo, subito degli incrementi che tuttavia si sono rivelati più contenuti. In particolare per questa tipologia sono aumentate le spese di versamento di contanti e assegni. Ma anche i costi delle domiciliazioni per le varie utenze domestiche.
Infine sono aumentati i costi di prelevamento dagli sportelli di altre banche. Per di più, dall'analisi di Sos Tariffe risulta che, in media, a pagare di più sono i nuclei familiari, forse perché i diversi componenti hanno tutti il conto nello stesso istituto di credito, rispetto a chi è single.