Tempi veramente duri per chi intende fare fortuna investendo in criptovaluta.

Il 2018, per le criptovalute non è iniziato nel migliore dei modi. Il crollo delle quotazioni mette in seria preoccupazione gli investitori e i traders di mezzo mondo, sempre più impauriti dalle paventate ipotesi di bolla finanziaria.

Le quotazioni continuano a crollare e le voci di maggiori controlli in arrivo a livello internazionale non aiutano ad invertire il trend negativo attualmente in atto.

Una delle criptomonete più famose, il Ripple (XRP), è crollato oggi del 4.52% a 1.31 dollari. Ma sono i prezzi di tutte le più famose criptovalute del mondo come Bitcoin, Cardano, Litecoin, Ethereum e Neo che sono a livelli bassissimi da oltre tre settimane e le cose sembrano peggiorare sempre più, lanciando ombre molto oscure sul futuro.

Inoltre, è proprio di oggi l'affermazione di diffidenza del famoso e ricchissimo finanziere greco Soros sul futuro delle criptovalute.

Ripple: un crollo delle quotazioni senza fine che ha toccato il 66% in sole tre settimane

La capitalizzazione di mercato dei ripple è di circa 50 miliardi di dollari. I valori di ieri oscillavano tra 1.28 e 1.32 dollari. Il Ripple è un sistema di Real Time Gross Settlement (RTGS) ed è basato su un database pubblico condiviso.

Molte sono le cose da sapere circa il movimento dei prezzi della criptomoneta Ripple. Il Ripple sta vivendo un declino precipitoso da oltre tre settimane. Il 4 Gennaio il prezzo medio del Ripple su CoinMarketCap ha toccato un massimo di 3.84 dollari per poi crollare a 1.30 dollari venerdì, con una caduta del 66% in sole tre settimane.

La capitalizzazione di mercato, che aveva toccato 130 miliardi di dollari, adesso è crollata a soli 50 miliardi, toccando un terzo del suo valore di oltre tre settimane fa.

Insieme al Ripple, anche altre criptomoente stanno crollando. Basti pensare che il Bitcoin è crollato dell'1%, Ethereum è caduta di oltre 2.4%, Cardano ha ceduto il 6%, mentre sono scese del 2 e 3% il Litecoin e il NEO, rispettivamente.

Le criptomonete sono state sotto pressione negli ultimi giorni a causa dei tanti Paesi del mondo che stanno pensando di vietarne gli scambi e ridurre i livelli di anonimato. Pochi giorni fa, per esempio, la Corea del Sud ha annunciato che vieterà l'uso anonimo di conti bancari per lo scambio di criptovalute da parte dei traders a partire dal 30 Gennaio. Lo scopo del governo asiatico è quello ridurne l'uso per attività criminali e fraudolente.