In Italia cala la Qualità della vita. Lo dice il rapporto del World Economic Forum, che pone il Bel Paese fuori dai top 20 per qualità della vita, attrattiva economica e potenza. L'Italia però svetta sul campo del richiamo artistico/culturale. La nazione è inoltre menzionata tra gli Stati dove gli anziani percepiscono buone pensioni. Da tali dati si evince che l'Italia è sempre meno un Paese per ragazzi, favorendo soprattutto gli anziani. La qualità della vita si abbasserà pure in Italia ma il richiamo artistico e culturale di tale nazione è sempre forte: lo testimonia, tra l'altro, il forte afflusso di persone nei musei italiani, registratosi l'anno scorso.
Svizzera prima per qualità della vita
Passa il tempo ma l'Italia, quando si parla di Arte e cultura, occupa sempre la prima posizione. Un plauso va anche al ministro dei Beni culturali Dario Franceschini, che ha saputo migliorare ogni servizio in tale ambito. Dopo l'Italia, sul terreno dell'attrazione culturale, ci sono Stati Uniti e Grecia. Il Bel Paese fa passi indietro, purtroppo, sul versante della qualità della vita. La Svizzera è al primo posto, davanti a Canada, Germania e Regno Unito. Qual è il motivo per cui il Bel Paese è stato messo fuori dai top 20 sulla qualità della vita? Beh, secondo gli esperti, pesano fattori come la carenza di servizi, le lungaggini burocratiche e la disoccupazione.
Fattori che, alla fine, sono più rilevanti di cibo e clima.
Leggendo la relazione del WEF si scopre che l'Italia occupa il 17esimo posto nella chart dei 'migliori Paesi in cui crescere i figli', e il 19esimo in quella della parità di genere. Ci sono posti migliori dell'Italia, insomma, dove vivere. Il rapporto del World Economic Forum parla chiaro.
Ma qual è la città dove si vive meglio nel mondo? Secondo recenti indagini, sarebbe Zurigo (Svizzera), seguita da Ginevra (Svizzera) e Vancouver (Canada). Le città con la peggiore qualità della vita, invece, sono Baghdad (Iraq) e Brazzaville.
Arte e cultura trainano il Bel Paese
E' proprio il caso di dire che l'arte e la cultura trainano l'Italia.
Non è comunque una novità. Il numero dei visitatori nei musei italiani è passato dai 38,4 milioni del 2013 ai 45,5 milioni del 2016. E' fiero di questi risultati, ovviamente, il ministro Franceschini, secondo cui "la riorganizzazione sta dando i suoi frutti". Tra il 2013 e il 2016, grazie all'arte, l'Italia ha incassato 50 milioni di euro in più.