Settimana iniziata nel peggiore dei modi per gli investitori in criptovalute, dopo la giornata disastrosa di ieri, con le maggiori criptomonete per capitalizzazione che hanno perso oltre il 10%, Bitcoin viene scambiato sotto i 9.000 euro e si sta progressivamente avvicinando alla soglia dei 10.000 dollari, arriva anche una notizia poco confortante. Infatti, sempre nella giornata di lunedì 22 gennaio, Nordea, la più grande banca scandinava, ha vietato ai propri operatori e dipendenti di fare trading sulle criptovalute, il diktat sarà attivo dal 28 febbraio.
Si salvano solo gli operatori che attualmente detengono Bitcoin o altre valute similari, che non hanno l’obbligo di liquidare le loro pozioni o possono continuare a detenere le proprie valute digitali.
Le banche contro le criptovalute: una situazione in evoluzione
Anche se la notizia sembra riflettersi negativamente sul mercato delle valute digitali, il quale nonostante l’alta volatilità non sta reagendo alle perdite ingenti di ieri, è in tendenza con altre dichiarazioni simili sull’argomento. Infatti, è ormai noto che il settore bancario si sta opponendo con grande ostilità alle criptovalute. Prima del divieto di ieri si era espresso l’amministratore delegato di Nordea Bank Casper von Koskull, che senza mezzi termini aveva bollato le monete virtuali come strumenti finanziari senza senso e utilizzate a scopo criminale.
In precedenza invece era stata Danske Bank A/S, la seconda maggior banca scandinava, a scoraggiare i propri dipendenti sull’operare nel trading di monete digitali. In ultimo, il Ceo di Jp Morgan Jamie Dimon, che ha minacciato di licenziamento qualsiasi dipendente sorpreso ad operare nel mercato dei Bitcoin.
Il mercato crolla e non dà segni di ripresa
In un mercato come quello delle criptovalute, altamente volatile e instabile, dopo una caduta ingente come quella di ieri ci si aspetta un rialzo repentino ed invece non è stato così. Le maggiori criptomonete fanno registrare ancora delle perdite. Bitcoin si sta avvicinando ai 10.000 dollari, in termini di euro viene scambiato a circa 8.700.
Ethereum ha sfondato al ribasso la soglia dei 1.000 dollari e viene scambiato a meno di 800 euro; ripple, terza moneta per capitalizzazione, rimane di poco sopra l’euro, a 1,27 dollari. Male anche tutte le altre valute digitali top per capitalizzazione: perdono Cardano, Litecoin e Bitcoin Cash.