L'Inps aveva già annunciato che a partire dal 27 gennaio 2018 sarebbero iniziati i pagamenti del reddito di inclusione. Il Rei o il reddito di inclusione è una misura che va a contrastare la povertà. L'Istituto di Previdenza presto pubblicherà una lista con il numero di richieste arrivate e quelle accolte.

Come funziona il reddito di inclusione

Il reddito di inclusione si divide in due parti. Da un lato chi fa richiesta riceverà un sussidio a livello economico, dall'altro entrerà anche a far parte di un progetto per l'inclusione sociale per permettere al cittadino di trovare un lavoro in modo tale da rialzare il suo livello economico.

A iniziare dal primo gennaio 2018, il Rei ha preso il posto del SIA e dell'ASDI. Inoltre, a partire da luglio 2018, tale agevolazione diventerà universale. Sarebbe a dire che non saranno più necessari i requisiti familiari che più tardi andremo ad elencare, ma solo quelli economici.

Il metodo di pagamento avverrà tramite una carta ed il beneficio economico varierà di famiglia in famiglia. Il REI è ridotto nel caso in cui la famiglia interessata riceva già un sussidio per altre problematiche, esclusa però l'indennità dell'accompagnamento. Il reddito di inclusione viene ulteriormente diminuito se un componente della famiglia percepisce un reddito. Tale beneficio può essere percepito per un tempo massimo di 18 mesi, superati i quali il cittadino potrà fare una nuova richiesta dopo che sia passati sei mesi.

I requisiti

I requisiti familiari sono i seguenti:

  • Presenza di minore o di persona con disabilità;
  • Presenza di una donna in stato interessante ( la domandina può essere effettuata non prima dei quattro mesi dalla data prevista per il parto);
  • Presenza di uomo o donna con età superiore ai 55 anni con disoccupazione.

I requisiti economici sono invece il valore ISEE che non deve essere superiore ai 6000 euro annui, il valore ISRE che deve non essere superiore ai 3000 euro.

Il valore immobiliare deve non essere maggiore di 20 mila euro, dai quali è però escluso il valore della propria abitazione. Il proprio patrimonio economico non deve inoltre superare i 10 mila euro.

Il richiedente deve far parte dell'Unione Europea e deve essere residente in Italia in maniera continuativa per un tempo minimo di due anni.

Inoltre, il cittadino che vuole usufruire di tale agevolazione non deve essere in possesso di veicoli immatricolati nei 24 mesi antecedenti alla richiesta e non deve possedere navi o imbarcazioni. Se il nucleo familiare in questione non rispetta il progetto, potrebbe essere privato di tutti i benefici. Inoltre è prevista una sanzione pari a 5 mila euro nel caso in cui vengano rilasciate delle false dichiarazioni per avere tale agevolazione. La domanda può essere effettuata tramite il proprio comune di residenza o presso gli organi indicati da quest'ultimo.