Per tutti i lavoratori autonomi titolari di Partita Iva arriva una novità importante che riguarda l’abolizione della scheda carburante. La vecchia scheda carburante era un documento che serviva per dimostrare i costi per i rifornimenti di benzina o diesel per auto e moto. In tali casi si poteva pagare anche in contati. Tale scheda doveva però essere compilata dettagliatamente ogni volta che si faceva rifornimento e poi depositata presso il commercialista mensilmente o trimestralmente.
In particolare fra 5 mesi viene previsto l’obbligatorietà dei pagamenti della benzina con carta di credito/debito.
Il Governo per cercare di limitare il fenomeno delle “spese detraibili gonfiate”, legate al mondo di liberi professionisti titolari di partita IVA prevede l’obbligo di pagare esclusivamente con bancomat o carta di credito.
1 luglio 2018: Ecco come si potranno dedurre le spese carburante
La legge di bilancio 2018 inoltre stabilisce che le spese sostenute sia per l’acquisto dell’auto sia per la sua manutenzione, sia per la benzina sono detraibili fino al 20%, mentre l’Iva si può detrarre al 40% se il veicolo è per uso “promiscuo”. Inoltre dal 1^ settembre 2018, la nuova Legge di Bilancio ha stabilito poi l’obbligo della fattura elettronica anche per i benzinai. Potranno essere accettati, pagamenti in contanti, ma gli stessi non daranno la possibilità di poter dedurre l’Iva dal costo di benzina e gasolio.
Precisiamo comunque che dal 1^ gennaio al 1^ luglio è possibile utilizzare la scheda carburante anche pagando in contanti.
Tale scheda carburante come già trattato dava diritto ad una deduzione del costo del carburante pari al:
• al 20% per professionisti e ditte individuali se il veicolo è utilizzato in modo promiscuo
•al 100% per ditte individuali e società;
• al 70% se il veicolo era affidato a un dipendente ;
Presso il commercialista occorre poi presentare un estratto conto da cui risulta la data, la somma pagata e il distributore.
Bonus benzina: ecco chi può richiederlo
Il bonus benzina è un altro incentivo per aiutare tutto coloro che avendo un certo reddito non possono sostenere i costi quotidiani del carburante. Coloro che vogliono usufruirne devono aver un reddito familiare con un ISEE pari massimo a 28mila euro. Occorre però essere maggiorenni e possessori di una patente di guida.
L’importo erogato tramite una carta prepagata è pari a 60 euro per ciascun membro della stessa. Chi ha un reddito sopra i 75 mila euro può aver diritto ad un importo minimo di 30 euro, per un nucleo di 4 individui si potrà dunque arrivare a percepire quindi 150 euro.