Tutti coloro che intendono acquistare una prima casa quest’anno devono sapere che possono usufruire del Bonus prima casa 2018. Si tratta di un bonus che può essere sfruttato anche se si è già in possesso di una casa, con il vincolo però di venderla entro 18 mesi dal nuovo acquisto. Grazie alle nuove novità fiscali è infatti possibile risparmiare un bel pò di soldi. Vediamo quindi più nel dettaglio di cosa di tratta.

Agevolazioni fiscali prima casa: tutto ciò che c’è da sapere

Nel 2018 è possibile risparmiare sull’Iva, sull’imposta di registro e di una quota Irpef.

Le agevolazioni per l’acquisto della ‘prima casa’ sono le seguenti:

  • applicazione dell’imposta di registro pari al 2%
  • per gli acquisti da privati c’è un’applicazione delle imposte catastale e ipotecaria nella misura fissa di 50 euro ciascuna
  • se la vendita è soggetta ad Iva, sono dovute l’imposta di registro, quella ipotecaria e quella catastale nella misura fissa di 200 euro

E’ prevista anche una riduzione dell’Iva dal 21% al 4%, esclusivamente per gli acquisti effettuati dall’impresa costruttrice. Condizione indispensabile per usufruire di questo bonus è che il beneficiario risieda e che svolga l’attività lavorativa nel Comune in cui è sito l’immobile. E’ escluso da tale bonus chi acquista una casa che rientra nelle categorie catastali A1, A8 (ville), A9, (castelli e palazzi-case di lusso).

Se l’acquisto è avvenuto tramite agenzia immobiliare è prevista la detrazione ai fini Irpef del 19% sui compensi corrisposti per un importo non superiore ai 1.000 euro. Dobbiamo anche ricordare che spetta un credito d’imposta per chi vende una casa e la riacquista, con il bonus prima casa 2018.

Anche per chi acquista per successione e donazione è dovuta un'imposta catastale e ipotecaria pari a 200 euro, equiparata a quella degli acquisti dalle imprese costruttrici. L’agenzia delle Entrate in questi casi procede a verificare la presenza dei requisiti dichiarati e richiesti.

Per le false dichiarazioni non solo decadono le agevolazioni fiscali concesse, ma il contribuente sarà anche tenuto al pagamento di una sanzione pari al 30%.

Agevolazioni prima casa: irrilevante il requisito dell’abitabilità per il computo della superficie

La classificazione di un immobile nella categoria di quelli di lusso avviene sulla base di una serie di criteri, fra i quali spicca quello attinente alla superficie.

Ne discende che è soggetta ad imposta di registro l’abitazione, la cui superficie magari è superiore ai 300mq. E’ infatti irrilevante il requisito “dell’abitabilità” o meno dell’immobile, e quindi la marcata potenzialità abitativa dello stesso”.

Resta il fatto che nell’abitazione si devono computare il vano seminterrato, il sottotetto, locali che benché siano privi dei requisiti previsti dal Regolamento edilizio per l’abitabilità fanno lievitare da superficie calpestare da mq. 240 a mq 370, dovendosi quindi la stessa abitazione considerare di lusso

Con queste motivazioni la Corte di Cassazione con sentenza 26 gennaio 2018, n. 2010 ha infatti accolto il ricorso presentato dall’Agenzia delle Entrate contro la sentenza della CTR .

Veniva quindi imposta la tassazione relativa all’imposta di registro, recuperato un credito di imposta scontato in sede di registrazione e dunque in capo all’acquirente vengono irrigate le relative sanzioni amministrative.