Le bollette della luce non pagate dai morosi diventeranno a nostro carico. Una scelta che siamo certi creerà un certo scompiglio quella di far pagare il buco lasciato dai cittadini che non hanno saldato la bolletta ai contribuenti onesti. Dopo gli aumenti di luce e gas e la scelta, non da tutti accettata, di far pagare il canone Rai sulla bolletta dell’energia, arriva un altro schiaffo per gli italiani.

Un vuoto di oltre un miliardo

La decisione è stata presa dall’Autorità per l’Energia, ora Arera, dopo ricorsi del Tar e del Consiglio di Stato e la colpa sarebbe da addossare ai cittadini che nel corso del tempo non hanno provveduto a pagare la bolletta portando molte società sull’orlo del fallimento.

Ora la colpa ricadrà anche su quei contribuenti onesti che, anche se con difficoltà, hanno sempre saldato la fattura. C’è un buco di miliardi di euro ma per adesso gli oneri non versati e che dovranno essere appunto pagati, almeno in questa prima fase, ammontano a 200 milioni. La realtà è che la cifra potrebbe essere molto più alta e nel prossimo futuro a pagarne le conseguenze saremo tutti quanti. La vicenda era già nota come turismo dell’elettricità, un fenomeno diffuso al Sud e nel mercato libero dove non solo è molto più semplice cambiare gestore e che si basa sul fatto che il blocco del contatore scatta dopo parecchie fatture non saldate. Ora con l’ultima legge di bilancio è però cambiata anche la prescrizione della bolletta, scesa a 2 anni (prima era a 5).

Funzionerà come il Canone Rai in bolletta

Il Canone Rai e questa nuova voce di spesa sono legati e vi spieghiamo perché. Come per la tanto detestata tassa sul possesso della TV, anche il buco lasciato dai morosi si aggiungerà alla nostra bolletta della luce. Non sarà presente sotto forma dei consumi ma come oneri parafiscali delle aziende in crisi.

Quando arriverà la fattura da pagare, tra le varie voci, ci sarà anche questa, spalmata per più mensilità per non far sentire troppo il peso ai cittadini. E molto probabilmente si tratta solo di un primo assaggio visto che il vuoto è molto più grande di quei 200 milioni accennati. La decisione fa discutere perché ancora una volta è il cittadino che fa il suo dovere a doverci rimettere a causa di altri che nel passato non hanno pagato determinando il sigillo del servizio. Le associazioni dei consumatori sono già in rivolta e hanno sottolineato come ogni volta si tenda a salvaguardare le aziende e affossare i cittadini con aumenti continui.