Questa volta i consumatori e utenti di servizi telefonici e informatici potranno ottenere un palese vantaggio dalla concorrenza in atto sul mercato della banda ultralarga in 5G e dalla fibra ottica. Infatti, grazie ai servizi offerti sia dall'ex monopolista nazionale Tim, come anche da altri operatori già presenti sul mercato come, ad esempio, Fastweb o new entry come la Open Fiber dell'Enel si riuscirà ad ottenere, nel giro dei prossimi 4 anni al massimo, una copertura molto più capillare del territorio nazionale con ovvi vantaggi per tutti. Ma vediamo, più nel dettaglio, come si è arrivati a questo risultato e quali ripercussioni avrà a livello sociale ed economico.

La diffusione della banda ultralarga

Entro i prossimi 4 anni, secondo i piani di sviluppo dei vari operatori del mercato, dovrebbe essere completata la cablatura di circa 270 Comuni oltre a diverse aree estremamente disagiate dal punto di vista tecnologico. Ad esempio, la Tim ha in programma di portare la banda ultralarga nel Comune siciliano di Cefalù. Infatti, dei circa 270 Comuni che dovranno essere coperti nei prossimi anni, almeno 80 dovranno essere coperti entro la fine di quest'anno.

In pratica, entro il prossimo quinquennio dovrebbe essere alquanto ridotto il, cosiddetto, digital divide medio del territorio nazionale italiano. Questo vuol dire che una fetta sempre più grande della popolazione, se non proprio la maggioranza potrà navigare ad una velocità massima di 200 Megabyte.

Si tratta certamente di una buona notizia per i consumatori, ma anche per l'economia in generale. Infatti, per rimanere nell'esempio della cittadina siciliana di Cefalù, la Tim stima che per completare la copertura sarà necessario un investimento complessivo di circa 800 mila euro. Cosa che, ovviamente, impatterà anche sull'indotto creando occupazione.

E in prospettiva, quindi, estendendo il ragionamento su tutto il territorio italiano nell'arco del quinquennio si dovrebbero avere notevoli ritorni per l'intera collettività.

La copertura delle zone disagiate

In molte zone del nostro Paese, fino ad oggi, era impossibile poter usufruire di una connessione internet super veloce.

Comunque, ora, il problema dovrebbe essere definitivamente superato. Infatti, dopo la stipula dell'accordo tra Open Fiber e Infratel Italia volto proprio a costituire una banda ultra larga nelle zone tecnologicamente disagiate, si sono svolte una prima ed una seconda gara. Con la seconda gara, appunto, che riguarderà principalmente la copertura di altre 10 Regioni non coperte dalla precedente il digital divide dovrebbe potersi dire totalmente annullato. Infatti, una volta completato questo processo ben 3700 Comuni e circa 7 milioni di cittadini avranno la possibilità di connettersi ad una rete super veloce. Una terza e ultima gara verrà, infine, indetta entro fine 2018 per garantire la copertura della banda ultra larga alle ultime tre Regioni mancanti all'appello, cioè Sardegna, Calabria e Puglia.