Il Presidente degli Stati Uniti, Donald Trump, avrebbe intenzione di alzare le Tasse nei confronti del colosso americano dei recapiti e dell'e-commerce amazon. Questo, fondamentalmente, per due ordini di motivi. In primo luogo, si tratterebbe di una conferma di quanto affermato durante la campagna elettorale che a novembre dei 2016 ha portato Trump a sedersi sulla poltrona dello Studio Ovale. E, in secondo luogo, come riportato dal quotidiano torinese ''La Stampa'' che cita fonti giornalistiche americane, alcuni imprenditori sostenitori e amici del Presidente Trump sarebbero stati letteralmente rovinati dall'azienda guidata da Jeff Bezos.

I danni della crescita di Amazon

Il Presidente Trump ha continuato ad attaccare Amazon anche dopo la campagna elettorale affermando che la conglomerata americana abbia causato oltre che il fallimento di diverse aziende amiche del Presidente la perdita di migliaia di posti di lavoro soprattutto nel settore delle vendite al dettaglio. E, in effetti, negli ultimi mesi Amazon si è allargata alquanto siglando accordi e partnership con aziende non proprio affini al suo core - business.

Le minacce di The Donald devono essere ritenute estremamente credibili in quanto, in Borsa, già all'apertura delle contrattazioni Amazon avrebbe bruciato circa 39 miliardi di dollari di capitalizzazione. e dal 12 marzo 2018 l'azienda americana ha perso più del 10% del proprio valore nonostante da inizio anno stia ancora guadagnando oltre il 20%.

La situazione in Italia

Come messo in evidenza da un'inchiesta di Federico Fubini pubblicata oggi sul ''Corriere della Sera'' anche in Italia i conti del gigante americano sono estremamente nebulosi, per usare un eufemismo. Infatti, non si conosce il reale fatturato né se ci sia una perdita od un utile. Sta di fatto che a dicembre 2017 Amazon, a seguito di un’inchiesta penale ha effettuato un versamento di 100 milioni di euro a favore dell'Agenzia delle Entrate per rientrare, come si dice, in bonis in merito alle tasse del periodo 2011 - 2015.

Per di più, sempre nello stesso periodo Amazon ha ricevuto una sollecitazione da parte dell'Agcom perché regolarizzasse la propria posizione, anche in riferimento alla regolamentazione contrattuale nazionale dei servizi postali. Ma, ad oggi, non sembra che Amazon sia intenzionata ad adeguarsi alle normative italiane. Di conseguenza, è probabile che, a breve, venga sanzionata dall'Autorità con una multa salata.