Non è un caso se il dibattito pubblico e politico sul DEF sembra concentrarsi sul possibile aumento dell'IVA. Le cifre in gioco circa la sterilizzazione delle clausole di salvaguardia (e l'impatto negativo sulle tasche degli italiani in caso di fallimento) indicano conseguenze importanti sulle quali discutere. Infatti, per poter evitare un ulteriore incremento dell'imposta (che passerebbe nel 2019 al 24,2% nell'aliquota più alta ed all'11,2 per quella intermedia) serve reperire risorse per almeno 12 miliardi di euro. Soldi che nelle intenzioni della politica tutti si dicono disponibili a trovare, ma che prevedono comunque un percorso di avvicinamento attualmente tutt'altro che scontato, almeno osservando quanto emerge dalle consultazioni per la formazione del nuovo esecutivo.

IVA 2019: l'impegno nei confronti dell'Europa

Dall'altro lato della barricata resta l'impegno preso nei confronti dei tecnici europei ed il conto alla rovescia dettato dall'avvicinarsi della scadenza. Il Def è attualmente in discussione presso il Parlamento e non resta molto tempo per risolvere la situazione. Nel frattempo emergono le prime ipotesi sul costo della misura (fonte Sole 24 Ore), stimata in possibili rincari medi di 300-400 € a famiglia. Una situazione che pone evidenti rischi recessivi sia sui consumi interni che sulle future prospettive economiche del Paese.