Il settore delle telecomunicazioni europee, sempre al centro della scena economica, sta assistendo ad una nuova rivoluzione. vodafone ha, infatti, annunciato di voler acquistare per ben 18 miliardi e 400 milioni di euro le attività di tv via cavo della società tedesca Liberty Global. E questo proprio nel momento in cui, sul suo principale concorrente italiano, tim, si è abbattuta una multa da 74 milioni e 300 mila euro da parte dell'Antitrust e si è appena conclusa la battaglia per la governance del gruppo.
Il piano di acquisizione
Secondo quanto trapela dalla stessa Vodafone, la società, guidata dall'amministratore delegato Vittorio Colao sarebbe intenzionata a finanziare l'acquisto di tutte le attività di tv via cavo di Liberty Global, non solo in Germania ma anche Repubblica Ceca, Ungheria e Romania, in parte con la liquidità di cassa a disposizione, in parte con l'accensione di ulteriore debito a breve e medio termine ed, infine, con un'ulteriore emissione di un bond convertibile da circa 3 miliardi di euro.
L'operazione di acquisizione, se dovesse andare a buon fine, rappresenterebbe un duplice record per Vodafone. Infatti, si tratterebbe della maggiore acquisizione del gruppo di telecomunicazioni da quando Vodafone acquisì la Mannesmann nel 2000. Ma, cosa ancora più importante, si tratterebbe della più grande operazione di Merger and Acquisition nel settore delle telecomunicazioni in Europa da circa 10 anni. D'altra parte, nell'accordo non dovrebbero essere incluse le attività di Liberty Global nel Regno Unito e in Irlanda che, quindi, continuerebbero ad operare in concorrenza con Vodafone.
Il probabile risiko
Vodafone con questo accordo fa rientrare nel suo perimetro Unitymedia, la parte tedesca di Liberty Global, che potrebbe produrre efficaci sinergie con Kabel Deutchland, acquistata da Vodane nel 2013, e che permetterebbe di creare il primo operatore convergente fisso - mobile in Germania.
L'operazione è stata estremamente costosa. infatti, da un punto di vista strettamente finanziario, Vodafone dovrebbe pagare una cifra 11,5 volte superiore al flusso di cassa operativo delle attività via cavo di Liberty Global, almeno secondo quanto affermato dal "Financial Times".
D'altra parte, come mette in evidenza l'agenzia "Bloomberg" una simile operazione non può non suscitare preoccupazioni nei diretti concorrenti.
Ad esempio, Deutsche Telekom, attraverso il suo Ad Tim Hoettges ha paventato l'insorgere di effetti distorsivi della concorrenza. Tanto è vero che ha annunciato battaglia. Tanto più che l'operazione deve ancora ottenere il nulla osta da parte delle autorità di vigilanza tedesche ma, anche, da parte dell'Antitrust europea. In tutto questo fermento spicca l'assenza di segnali da parte di Tim, ancora assente da questa fase di consolidamento del settore tlc.