Multa salata in arrivo per Eni gas e luce. La società è accusata di non aver gestito correttamente le istanze dei clienti relative alla fatturazione dei consumi energetici. Sono stati molteplici i consumatori che avevano già segnalato il problema relativo ai maxi conguagli in bolletta e finalmente l'Antitrust ha preso posizione in merito alla vicenda che risale addirittura a maggio del 2016. L'autorità ha confermato la ripetuta condotta non consona da parte di Eni Gas e Luce per quanto riguarda la gestione delle istanze presentate dai consumatori in merito ad errori nell'emissione delle bollette di luce e gas.

Le segnalazioni dei consumatori

La vicenda in questione ha avuto inizio durante lo scorso anno, quando i consumatori hanno segnalato in massa alle autorità competenti diverse incongruenze sugli importi inseriti nelle fatturazioni di luce e gas. Gli importi riportati in bolletta risultavano troppo elevati e svariate altre incongruenze erano riportate nella fattura. I periodi di consumo ad esempio erano talvolta superiori ai 5 anni dalla data di emissione della fattura. Le incongruenze sono state molto evidenti soprattutto nel corso di attività di recupero crediti eseguiti da Eni gas e luce nel corso del 2017. L'Autorità ha affermato in una nota che i consumatori hanno evidenziato, oltre a importi errati all'interno della bolletta, rettifiche avvenute in maniera poco tempestiva, omessa acquisizione delle letture o delle autoletture ed informative della bolletta non complete.

L'Autorità ha dunque deciso di intervenire multando la società.

La nota dell'Antitrust

L'Antitrust ha però affermato che Eni gas e luce ha avviato rilevanti piani in favore di tutti i clienti, motivo per cui la sanzione, alla fine dei conti, non è stata poi così salata. La società ha infatti riconosciuto la prescrizione delle fattura nel caso in cui la mancata fatturazione avvenuta entro due anni sia riconducibile ad uno sbaglio della stessa Eni.

Inoltre, l'Autorità riferisce che l'azienda ha apportato importanti migliorie per quanto riguarda il tema della fatturazione. I casi più gravi sono stati gestiti in maniera più tempestiva ed efficiente in modo tale da riuscire a risolvere le criticità emerse nel corso del procedimento2 in maniera più rapida possibile.. Tenendo conto di tutti questi fattori ,l'Antitrust ha deciso di ridurre la sanzione a 1.800.000 mila euro.