Facebook ci sarebbe ricascato. Dopo lo scandalo scoppiato in relazione alla condivisione di dati da parte della società Cambridge Analytica ora una nuova inchiesta del "Wall Strett Journal" ripresa anche dai nostri "Corriere della Sera" e "Il Sole 24 Ore" evidenzia come, nell'era di internet e dei Social Network la merce veramente importante siano i dati e le informazioni utili alla profilazione dei clienti, in qualunque modo e a qualunque prezzo se ne venga in possesso.

La scoperta del WSJ

Secondo quanto appurato dal quotidiano finanziario americano, Facebook avrebbe chiesto alle maggiori banche statunitensi di condividere con il Social Blu le informazioni finanziarie sugli acquisti offline dei propri clienti.

Lo scopo sarebbe stato quello di offrire a questi soggetti dei nuovi servizi estremamente personalizzati. Tra i colossi del credito a cui sarebbe stata rivolta questa insolita richiesta ci sarebbero soggetti del calibro di Citigroup, Jp Morgan Chase e Wells Fargo, multinazionali del credito con interessi e sopratutto clienti in tutto il mondo. Tra le informazioni sensibili che sarebbero state chieste ci sono tutti gli acquisti effettuati mediante carte di credito. Ma anche le movimentazioni dei vari conti correnti intestati alla clientela.

Gli obiettivi di Facebook

Secondo quanto mette in evidenza il "Corriere della Sera", i nuovi servizi che Facebook avrebbe intenzione di implementare mediante l'utilizzo di questa mole di nuovi dati insieme a quelli già disponibili nei suoi server riguardano la creazione di una nuova applicazione in grado di evidenziare le incongruità all'interno delle movimentazioni del conto corrente dei clienti in modo tale da poter identificare ed evitare possibili truffe online.

C'è da dire che uno degli istituti di credito interpellati da Facebook, temendo danni di immagine, avrebbe preferito ritirarsi dal progetto. In base a quanto riferisce il Wall Street Journal la banca in questione sarebbe Jp Morgan, che avrebbe motivato il suo ritiro adducendo anche timori di possibili violazioni della normativa sulla privacy dei clienti.

Il comunicato di Facebook

Dato che, specialmente in questi ultimi mesi, l'azienda guidata da Mark Zuckerberg non sta affrontando un bel momento, sia a causa dello scandalo Cambridge Analytica sia delle ultime enormi perdite registrate dal titolo alla Borsa di New York, il Social Network ha emesso un comunicato stampa ufficiale.

Il comunicato è stato trasmesso e firmato dalla responsabile delle comunicazioni di Facebook Elizabeth Diana. La manager ha voluto rassicurare il mercato che i dati richiesti alle banche non dovrebbero essere utilizzati a scopo pubblicitario. E non ci sarebbero nemmeno degli accordi segreti. Secondo la manager le interlocuzioni rivelate dal WSJ rientrano nella normale dialettica che un'azienda come Facebook ha regolarmente con queste realtà della Finanza mondiale per vedere come migliorare sempre di più i propri servizi. D'altra parte, dati gli ultimi scandali, il sospetto che la privacy dei clienti possa essere violata aleggia intorno a Facebook.