Le rate non versate della rottamazione bis possono essere pagate entro il 7 dicembre 2018. Un provvedimento nato per consentire ai contribuenti di far confluire la parte residua del debito nella rottamazione ter. Cosa succede dopo? Con la chiusura contabile al 31 dicembre chi ha pagato le rate della rottamazione bis, potrà spalmare la parte debitoria avanzata pari a circa il 20% in 5 anni, usufruendo di un tasso d'interesse del 0,03% annuo. Vediamo come funziona.

Rottamazione bis entro il 7 dicembre 2018

Di seguito le risposte alle domande più frequenti riguardo la rottamazione bis e le scadenze.

Hai fatto domanda per la rottamazione bis, ma non sei riuscito a pagare le rate della definizione agevolata, così come stabilito nel Decreto Legge n. 148/2017, in scadenza nei mesi di: luglio, settembre e ottobre 2018, cosa puoi fare? È possibile rimettersi in regola pagando le rate entro il 7 dicembre 2018.

Cosa succede dopo? Versando le rate si ha l’accesso in modo automatico alla rottamazione ter. Cosa significa? La residua parte dell’ammontare del debito verrà spalmato in automatico nei cinque anni con tutti i benefici della rottamazione ter, indicati dall’articolo 3 del Decreto Legge n. 119/2018.

Se non pago la rottamazione bis posso aderire alla rottamazione ter? La nota pubblicata sul sito dell’Agenzia delle entrare-Riscossione, relative alla definizione agevolata del 2017, parla di adesione alla rottamazione ter in funzione dei pagamenti delle rate di luglio, settembre nonché ottobre, da versare per chi non lo avesse fatto entro il 7 dicembre 2018.

La prima rata in scadenza della rottamazione bis si deve versare? Si, chi ha la prima rata della rottamazione bis in scadenza al 31 ottobre, può pagarla entro il 7 dicembre. L'importo residuo rientrerà nella rottamazione ter.

Rottamazione ter per tutti i contribuenti: in che misura

Tutti i contribuenti che hanno un debito esattoriale che va dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017 possono aderire alla rottamazione ter.

Ovviamente, se non hanno fatto domanda per le precedenti definizioni agevolate la questione è più semplice, in quanto rottamano tutto il debito risparmiando e non poco in termini d'interessi, rispetto a chi ha aderito alla rottamazione precedente.

Discorso diverso investe i contribuenti che hanno aderito alla rottamazione bis, infatti, l’articolo 3 del Decreto Legge n.

119/2018 stabilisce l’accesso alla rottamazione ter solo in virtù dei pagamenti delle rate scadute a luglio, settembre e ottobre. Per chi non lo avesse ancora fatto, si possono pagare gli importi entro il prossimo 7 dicembre. Solo versando le rate scadute e quella in scadenza si può accedere ai benefici della definizione agevolata dei carichi affidati all’Agente della riscossione per gli anni che vanno dal 1° gennaio 2000 al 31 dicembre 2017.

L’Agenzia delle entrate – Riscossione, entro il 30 giugno 2019 invierà una comunicazione ai contribuenti relativa al residuo da versare in cinque anni, già dal 2019 con le scadenze 31 luglio e 30 novembre.