Il Presidente della Repubblica ha firmato il decreto fiscale, l’atto collegato alla legge di Bilancio che ogni anno reca interventi urgenti in materia economica e finanziaria. Si tratta di uno dei decreti più importanti per la vita dei cittadini italiani e per le questioni riguardanti Tasse, riscossione tributi e cartelle di pagamento. Il decreto fiscale è l’atto che per esempio, negli ultimi ha portato i provvedimenti di rottamazione delle cartelle esattoriali, o la chiusura di Equitalia. Anche con il nuovo decreto, che adesso attende solo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale per entrare in vigore, numerose ed interessanti sono le novità per i contribuenti italiani, soprattutto per quelli che hanno debiti fiscali, cartelle esattoriali da pagare e contenziosi con il fisco.

Nasce con il nuovo decreto, una sanatoria già ribattezzata rottamazione ter (con gli ultimi due governi PD sono state varate rottamazione delle cartelle e rottamazione bis) ed un condono con tanto di cancellazione automatica di molte cartelle. In questi provvedimenti rientrerà anche una delle tasse più antipatiche, cioè il tanto discusso bollo auto, la tassa che colpisce i proprietari di auto, moto e simili. Per intenderci, anche il bollo auto evidentemente non pagato da parte dei contribuenti, in molti casi potrebbe rientrare nelle due vie offerte dall'esecutivo.

Cancellati quelli tra 2000 e 2010

Con la pace fiscale viene previsto lo stralcio totale dei debiti relativi a cartelle pervenute ai contribuenti tra il 1° gennaio 2000 ed il 31 dicembre 2010.

Si tratta di cartelle che secondo i legislatori sono diventati un peso per la macchina amministrativa e sono difficilmente incassabili. Tra questi anche il bollo auto per quegli anni potrebbe subire la cancellazione. Infatti il provvedimento di stralcio riguarda cartelle di importo fino alla soglia di 1.000 euro che verrebbero cancellate d’ufficio, senza che il contribuente debba presentare istanza o domanda di adesione.

Quando non si paga il bollo auto? Si tratta dei bolli non pagati tra il 2000 ed il 2010 che quindi potrebbero venire bonificati del tutto e senza alcun addebito o adempimento da parte del contribuente. Questo purché l'importo da pagare sia inferiore a 1.000 euro per ruolo.

Sanatoria per ruoli più recenti

La rottamazione ter invece sarebbe l’opzione per quelli che hanno cartelle più grosse di euro 1.000 o successive al 2010.

L’operazione dovrebbe coprire tutte le cartelle ed i ruoli tra il 2000 ed il 31 dicembre 2017. Il proprietario di autovetture che ha ricevuto una cartella di pagamento relativa al bollo auto fino a fine 2017, potrà aderire, presentando istanza, alla nuova rottamazione. Con questa sanatoria, verranno cancellate le sanzioni e gli interessi di mora e si potrà optare per il pagamento in unica soluzione del debito residuo, o in 5 anni con rate semestrali. Il bollo auto infatti come per le altre cartelle successive al 2010 o di importo superiore a 1.000 euro, rientra nella sanatoria che prevede una riduzione del debito in base al reddito del contribuente e della sua famiglia. In base all'Isee il debito del contribuente e quindi anche il bollo auto non pagato, si potrebbe ridurre al 6, al 15 o al 25% del totale della cartella.

Dalle indiscrezioni pare probabile che le rate da pagare saranno a luglio e novembre di ogni anno. I soggetti interessati pertanto, dovranno fin da subito andare a controllare quali cartelle relative al bollo sono ancora scoperte da pagamento e verificandone la data di ricezione, dovranno valutare se richiedere l’adesione alla definizione agevolata arrivata alla terza edizione o se la stessa cartella rientra tra quelle non più dovute perché cancellate automaticamente. La domanda dovrà essere presentata direttamente all'Agenzia delle Entrate dopo che questa avrà emesso il modello di adesione e le modalità per espletare la pratica che dovrebbero essere predisposte entro il termine di scadenza del 30 aprile 2019.