Vittorio Feltri è stato ospite della trasmissione di La 7 L'aria che tira. Il giornalista ha manifestato inquietudini rispetto all'idea che le modifiche relative al Mes potrebbero incidere sulla necessità di ristrutturare il debito italiano, attraverso il contributo dei privati. Eventualità che, a suo avviso, si sposerebbe con la necessità di istituire una patrimoniale che finirebbe per gravare ulteriormente sui contribuenti, già tartassati dall'evasione fiscale. Sul Mes sta, inoltre, proseguendo quella che è la polemica tra il Presidente del Consiglio Giuseppe Conte e Matteo Salvini, che si dice preoccupato per il destino dell'economia italiana.
Necessità di aderire meglio al patto di stabilità
Matteo Salvini ha attaccato Giuseppe Conte che avrebbe espresso parere positivo rispetto a quella che sarebbe la modifica del Mes. Modifica che invece per il leader della Lega Nord diventerebbe una rovina per molti italiani e che segnerebbe la fine della sovranità nazionale. Quello che potrebbe cambiare è che, per avere accesso al 'fondo salva-Stati', i Paesi in difficoltà potrebbero essere costretti a mettersi in una situazione debitoria che sia più coerente e rispettosa rispetto al patto di stabilità. Questo, considerata la posizione debitoria dell'Italia, aprirebbe orizzonti che lasciano spazio a diverse visioni per la politica economica, compresa quella della patrimoniale ipotizzata da Feltri.
Conte ha parlato di "delirio collettivo" rispetto al polverone sollevato da Salvini che, a suo dire, da un anno partecipava a tavoli collettivi in cui si parlava di Mes. "Abbiamo avuto - ha detto il Presidente del Consiglio - quattro incontri con i vertici della Lega con cui abbiamo parlato di Mes. Questo è un atteggiamento irresponsabile, il Governo è responsabile e difende gli interessi nazionali in maniera rigorosa.
Pretendo dall'opposizione che sia seria e credibile, altrimenti è un sovranismo da operetta".
Per Feltri patrimoniale sarebbe una sciagura
Feltri, però, non è dello stesso avviso e come Salvini mette in guardia: "Quando sento parlare di ristrutturazione del debito che deve coinvolgere i privati significa che siamo minacciati da una patrimoniale".
Una conclusione che nasce da una deduzione logica del giornalista: "Il privato cosa può fare se non versare dei soldi?". L'Italia che convive con una delle maggiori pressioni fiscali a livello internazionale, rischierebbe di pagare, secondo Feltri, l'adozione di una strategia di questo tipo. "Questa - ha evidenziato il giornalista - sarebbe una sciagura". A quel punto il giornalista spiega anche il perché. "Già - ha evidenziato - siamo massacrati da un'imposizione fiscale spaventosa. Se dobbiamo pagare anche la patrimoniale, ci conviene prendere una pistola e spararci, così poniamo fine ad ogni sofferenza".