Nel quarto trimestre 2021 scatteranno ufficialmente i rincari sulle bollette di luce e gas per milioni di italiani. In media una famiglia tipo, dovrà sopportare una maggiorazione di prezzo sulla fornitura di energia elettrica, pari al 29,8% e del 14,4 % su quella del gas.

Salvifici a medio termini gli interventi del governo per contenere gli aumenti

L'Autorità per la regolazione di energia reti e ambienti (Arera), al cui vertice siede Stefano Besseghini, ha reso noto l'aggiornamento dei dati con gli aumenti certificati trimestrali, riassumendo come inevitabili le ragioni dei rincari, imputabili all'impennata dei prezzi delle materie prima di gas e petrolio su tutti, e alle pressanti richieste di sistemi economici in ripresa dopo la fase depressiva pandemica, nonché i disagi nell'approvvigionamento di risorse e di autorizzazioni per le emissione di CO2.

Insomma un nucleo famigliare medio italiano, dovrebbe spendere all'incirca 631 euro nel 2021, con un aumento di 145 euro rispetto allo scorso anno. Una maggiorazione, quindi, del 30% tra consumi di luce e gas.

Alla luce di questi aumenti davvero considerevoli e dei prossimi in divenire che si annunciano più vicini di quanto non si pensi, il governo ha stabilito una serie di interventi importanti, se non addirittura salvifici, a detta della Arera, per contenere gli effetti che aumenti così massicci potrebbero produrre sulla stabilità economica delle famiglie italiane. Successivamente allo stanziamento di 1,2 miliardi nel mese dello scorso giugno, il nuovo decreto governativo ha previsto risorse pari a 3,5 miliardi di euro, per contrastare, seppur parzialmente il rincaro delle bollette, che altrimenti stando alle ultime stime, sarebbe ammontato al 45 % per la luce e ad oltre il 30 % per il gas.

Tali fondi stanziati serviranno per eliminare i cosiddetti oneri generali di sistema in bolletta, per potenziare di almeno 500 milioni il bonus destinato alle famiglie meno abbienti e da ultimo altri 500 milioni verranno utilizzati per contribuire a ridurre l'aliquota Iva al 5% sulla bolletta del gas. Quello che preoccupa è che sebbene lo scenario attuale, sia stato quantomeno mitigato da mirati interventi del governo, la durata di questi aiuti potrebbe esaurirsi nel breve-medio periodo, aprendo la scia inevitabile di nuovi e prepotenti rincari sulle bollette, che non vedrebbero in questo caso, soluzioni alternative in grado di poterli evitare o modulare nei loro effetti, specialmente per le fasce sociali più in difficoltà. L'agitazione dei cittadini ed imprenditori italiani risulta assai comprensibile.