“Il trimestre passato c’è stato un aumento del 20% della bolletta elettrica. Per l’ultimo trimestre dell’anno si prevede un ulteriore aumento del 40%” spiega il ministro della Transizione Ecologica Roberto Cingolani ospite a un convegno della CGIL a Genova.

Un ostacolo per famiglie e imprese

Se fosse veramente confermato, un rincaro di queste proporzioni influirebbe sulle tasche delle famiglie e sui conti delle imprese, diventando di fatto un serio ostacolo a quella che dovrebbe essere la ripresa. Si calcola - come confermato da Marco Vignola, responsabile del settore energia dell'Unione Nazionale Consumatori - che su base annua la stangata del rincaro del prezzo dell’energia, graverebbe sulle famiglie per quasi 247 euro.

I motivi del rincaro

Il rincaro è diretta conseguenza dell’aumento del prezzo del gas a livello mondiale causato dall’offerta che non riesce a soddisfare la sempre maggiore domanda di energia, soprattutto nel mercato asiatico; la Cina in particolar modo sarebbe sul punto di fare grandi scorte di gas liquido naturale (GNL), provocando un aumento spropositato del costo dell’energia in tutto il mondo. Inoltre, grava sul totale, il contestuale aumento del prezzo della CO2 prodotta, cioè quello legato ai permessi che vengono pagati in percentuale al volume di CO2 emessa; i produttori di energia sono obbligati ad affrontare questo costo, che viene poi “scaricato” in bolletta all’utente finale.

Governo impegnato ad abbassare i costi

"Serve una transizione con la decarbonizzazione e il freno alla produzione di Co2, ma che dia tempo alla società di adeguarsi a queste trasformazioni" ha affermato il Ministro Cingolani, il quale ha aggiunto che il Governo è impegnato per la mitigazione dei costi delle bollette dovuti a queste congiunture internazionali e "per fare in modo che la transizione verso le energie più sostenibili sia rapida e non penalizzi le famiglie".

Per Stefano Cianfani - presidente di Legambiente - "le rinnovabili permettono già oggi di produrre kilowattora senza gas serra e a basso prezzo. Non perdiamo tempo a discutere di tecnologie che, se arriveranno, arriveranno troppo tardi".

L'apertura sul nucleare

Secondo il ministro Cingolani, il nucleare dovrebbe essere riconsiderato, specialmente con l'arrivo delle tecnologie di quarta generazione. Alcune nazioni stanno investendo su questa tecnologia.