Dopo l'apparente calma dovuta alla pausa estiva, le acque della politica italiana tornano ad agitarsi insistentemente. Si profila un "autunno caldo" per il governo presieduto da Mario Draghi. Le elezioni amministrative di inizio ottobre si avvicinano e ciascun partito cerca di promuovere con sempre maggior insistenza i propri cavalli di battaglia. Ma le beghe tra le forze politiche non sembrano impensierire particolarmente il presidente del Consiglio, che nell'ultima conferenza stampa ha tracciato la rotta che l'esecutivo è intenzionato a percorrere da qui ai prossimi mesi.
La diversità di vedute con Salvini
In tema di lotta al Coronavirus, la linea di Draghi sembra porsi in contrasto con le ultime posizioni assunte dal leader della Lega Matteo Salvini. Se il premier si dichiara favorevole sia al vaccino obbligatorio che alla terza dose, il segretario del Carroccio ribatte affermando che l'obbligo vaccinale non esiste in alcun Paese europeo. Relativamente al green pass, la strada intrapresa da Draghi è quella di un'estensione della misura: una chiara divergenza, anche in questo caso, rispetto ai "desiderata" del leader leghista.
Altra diversità di vedute si registra in merito all'operato della ministra dell'Interno Luciana Lamorgese. Se da settimane la titolare del Viminale è nel mirino di Salvini, il presidente del Consiglio la difende pubblicamente elogiando il suo lavoro.
Salvini si è comunque dichiarato disponibile ad un incontro a tre con Draghi e la Lamorgese, per chiedere che la ministra "cambi rotta" su sicurezza e politiche migratorie altrimenti, afferma Salvini, "sarà un problema".
Il governo va avanti
Nonostante le divergenze riscontrate, è proprio Draghi a rassicurare sulla tenuta del governo.
Posizione ribadita anche dallo stesso Salvini, il quale conferma la volontà di rimanere in maggioranza e lavorare per il bene dell'Italia. Ciò non esclude, sostiene il segretario della Lega, che su singoli provvedimenti si possano avere opinioni discordanti. In questi casi, prosegue Salvini, la Lega in Parlamento confermerà le sue posizioni di sempre, differenti da quelle di Pd e M5S su argomenti come tasse, immigrazione e pensioni.
Ritornando al tema dei vaccini, il leader leghista sostiene che se uno Stato obbliga (o, quantomeno, fa di tutto per spingere) i cittadini a vaccinarsi, gli eventuali danni da vaccino dovrebbero essere risarciti dallo Stato stesso. Una proposta, afferma Salvini, che la commissione Affari sociali della Camera ha respinto, ma che la Lega riproporrà in Parlamento.
Sull'obbligo vaccinale esprime cautela anche il ministro dello Sviluppo Economico Giancarlo Giorgetti, definendola una sorta di coercizione che dovrebbe essere per quanto possibile evitata, come sostenuto pure dalla Corte svizzera. Sull'obbligatorietà del vaccino anti-Covid sembra frenare anche il leader dei Cinque Stelle Giuseppe Conte, per il quale bisognerebbe invece spingere sull'obbligo di green pass nelle situazioni di assembramento e nei luoghi di lavoro.
Le polemiche per le parole del ministro Cingolani
Ma ciò che più agita i pentastellati, in questo momento, sono le dichiarazioni del ministro dell'Ambiente e della Transizione Ecologica Roberto Cingolani. Ospite alla scuola di formazione politica di Italia Viva a Ponte di Legno (Brescia), il ministro ha aperto alla tecnologia nucleare di nuova generazione bollando come follia e oltranzismo ideologico l'atteggiamento di quelli che lui stesso ha definito "ambientalisti radical chic". Un riferimento, secondo diversi osservatori, proprio ai Cinque Stelle, che pure avevano posto proprio la nomina di Cingolani a ministro della Transizione Ecologica come condizione per sostenere il governo Draghi.
Pare che le parole di Cingolani non siano per nulla piaciute a Conte, peraltro esse sono state pronunciate a un evento organizzato da Matteo Renzi (con cui da mesi non corrono buoni rapporti) prima di essere condivise con tutti i partner della maggioranza.
Il leader pentastellato ha dichiarato che incontrerà Cingolani il 14 settembre, per avere un chiarimento sui progetti e le politiche ambientali anche alla luce delle recenti affermazioni del ministro.