Con voltura si intende il cambio di intestatario dei contratti di luce e gas ed è un procedimento che permette di evitare l’interruzione dell’erogazione di energia elettrica. Stando a quanto riportato da ARERA (Autorità di regolazione per energia reti e ambiente), con la voltura il cliente può scegliere sia un diverso contratto con lo stesso distributore sia un cambio di venditore.

Con la delibera 135/2021/R/eel di Arera, dal 30 settembre 2021 è possibile fare la voltura e richiedere il cambio fornitore con un unico modulo a differenza del vecchio sistema che prevedeva due distinte richieste.

Un’operazione che si chiude nel giro di poco tempo e - come specificato - non comporta alcuna interruzione del servizio di fornitura.

Esistono due tipi di voltura: con e senza accollo

In caso di voltura bisogna specificare tra i due tipi possibili, ovvero tra quella generalmente definita “con accollo” o quella senza.

Nel caso di voltura con accollo, il nuovo intestatario conserva le precedenti condizioni contrattuali della vecchia utenza e si tratta semplicemente di una successione della vecchia fornitura. Se sulla posizione precedente gravassero oneri e debiti insoluti questi ricadrebbero sul nuovo intestatario del contratto. La voltura con accollo è gratuita e può essere richiesta in alcuni specifici casi come ad esempio per una successione ereditaria (in caso di decesso del precedente intestatario) e in caso di divorzio o separazione.

  • Gli eredi, in caso di decesso, devono poter dimostrare di essere domiciliati presso l’abitazione in questione.
  • In caso di divorzio o separazione c’è bisogno di un documento redatto dal coniuge a cui sono intestate le fatture oppure una copia della sentenza di separazione o di divorzio per proseguire con l’intestazione dei contratti di fornitura.

La voltura senza accollo è invece la stipula di un nuovo contratto con nuove condizioni, indipendentemente dalla vecchia fornitura, quindi senza portare avanti eventuali debiti o oneri precedenti.

In questo caso vanno pagati imposta di bollo e contributi per il trasferimento, non dovuti in caso di voltura con accollo.

I tempi per la voltura dei contratti delle utenze

I tempi per una voltura senza cambiare operatore, specifica ARERA, sono compresi normalmente in “cinque giorni lavorativi”. Dopo tre giorni dall’invio di dati e informazioni necessarie viene comunicata dal venditore al cliente l’accettazione, tenendo sempre presente i tempi tecnici per il “diritto al ripensamento” del cliente stesso. In seguito lo stesso venditore effettua le dovute comunicazioni ai soggetti responsabili per registrare il nuovo contratto, operazione che richiede due giorni lavorativi dall’arrivo della comunicazione.

La voltura senza accollo è attiva da subito. La voltura con accollo invece è attiva dal primo giorno del mese successivo a quello in cui si consegnano i documenti e viene recepita la richiesta.

Costi della voltura

Ci sono alcuni costi da sostenere nel caso ci si trovi nel mercato libero o in quello di maggior tutela, come specificato dal sito Arera.

  • Nel mercato libero il costo della voltura dipende dai contratti stipulati con i fornitori. Vi è poi un “contributo fisso di 25,51 euro per oneri amministrativi”, che sarà applicato dal distributore
  • Nel mercato di maggior tutela invece - oltre al fisso destinato al distributore di 25,81 euro - i clienti devono versare al venditore un ulteriore contributo di 23 euro.

C’è inoltre la possibilità che venga addebitata un’imposta di bollo pari a 14,62 euro sul nuovo contratto se prevista dalle normative fiscali. Per entrambi i casi il gestore può richiedere un deposito cauzionale come garanzia sui futuri pagamenti, in genere viene addebitato alla prima bolletta.

Come richiedere la voltura e quali documenti servono

È possibile richiedere una voltura generalmente telefonicamente o attraverso uno dei metodi di contatto messi a disposizione dall'azienda. Si può mandare una e-mail all'indirizzo indicato, oppure trasferire i documenti attraverso un'area dedicata ai clienti sul sito aziendale. Il cliente - specifica ARERA - può presentare richiesta sia al fornitore del servizio precedente sia, in caso di cambio, al nuovo venditore con il quale si intende stipulare il contratto. Il gestore provvederà ad inviare via posta o telematicamente tutta la documentazione da compilare e restituire insieme ad alcuni documenti fondamentali:

  • Autocertificazione anagrafica che attesti la residenza nell'abitazione (in caso di variazione si ha tempo fino a cinque mesi per la consegna dei documenti);
  • Fotocopia dei documenti di identità dell'intestatario delle utenze;
  • la lettura corretta dei contatori di luce e gas;
  • i codici POD per la corrente elettrica e il codice PDR per il gas, riportati sulle bollette del precedente inquilino;
  • eventuali coordinate bancarie nel caso si decidesse di attivare l'addebito diretto in banca.
  • Per la luce occorrono inoltre i dati relativi alla potenza impegnata e una certificazione che attesti se si tratti o meno di prima casa