In queste ultime settimane è cresciuto il costo della vita in generale in ogni settore. Questo, inevitabilmente, rischia di generare un effetto a catena, in tutta Italia. Anche in Trentino quindi, dove c'è stato già un impatto sulle Funivie. In queste ore, infatti, è arrivata una delibera da parte della giunta provinciale sull'aumento delle tariffe con il costo del biglietto, che rischia perfino di raddoppiare. Una notizia che, tra l'altro, può avere ripercussioni anche sul turismo in ottica futura.

Aumento del costo delle tariffe

In queste ore è stata approvata una delibera della giunta provinciale su proposta dell’assessore al turismo Roberto Failoni, in cui è stata accolta la richiesta degli impiantisti, che chiedevano proprio l'aumento delle tariffe visto che nelle ultime settimane c'è stato anche un notevole aumento del costo dell'energia.

La richiesta risalirebbe allo scorso 24 marzo, con l’Associazione Nazionale Esercenti Funiviari (Anef) che aveva chiesto l'aumento del costo dei biglietti per riuscire a far fronte non solo all'aumento del costo dell'energia, frutto anche di quanto sta succedendo in Ucraina, ma anche all'aumento del costo della benzina e delle materie prime. Una situazione a cui sta facendo fronte il Paese intero. Non a caso il Governo è dovuto intervenire per far fronte al notevole aumento del costo del carburante, eliminando alcune accise.

Il criterio, che era rimasto inalterato dal 1999, prevedeva che «per l’esercizio estivo di impianti aerei la tariffa può essere aumentata del cinquanta per cento al massimo, senza andare oltre».

La modifica approvata dalla giunta consente un aumento del cento per cento.

All'interno della delibera c'è scritto chiaramente che è opportuno permettere di rialzare i prezzi in maniera maggiore in termini percentuali anche per quanto riguarda gli impianti aerei e non solo quelli terrestri.

Il criterio

Sono in tanti a chiedersi come funzionerà questo aumento delle tariffe, e se qualche esercente ne approfitterà.

Intanto è stato reso noto anche il criterio secondo cui verranno stabiliti gli aumenti del costo dei biglietti. La determinazione del costo del tagliando sarà stabilito in base al rapporto tra i costi di costruzione e di gestione degli impianti e le loro principali caratteristiche tecniche.

Un impianto di maggior rilievo e importanza, dunque, comporterà un costo del biglietto di gran lunga maggiore rispetto a quello di un impianto di secondo piano.

Da vedere se questa decisione non scatenerà la protesta dei consumatori nelle prossime settimane, quando comincerà la stagione estiva. In quel caso non è da escludere un nuovo provvedimento perché l'aumento dei costi mette a serio rischio il turismo, che già rischia di pagare questo sproporzionato aumento dei costi in ogni settore.