Giovedì prossimo, 17 marzo, si terrà il Consiglio dei Ministri per decretare la riduzione delle accise su benzina e gasolio di 0,15 EUR/l. La decisione di ottemperare al forte rincaro dei carburanti, nasce dalle crescenti preoccupazioni dei settori commerciali per la ricaduta economica che potrebbe esserci per il persistere della situazione. Il forte pressing dei Partiti, in particolare di Matteo Salvini, ma anche del capo delegazione M5S Patuanelli e del PD, per chiedere di tamponare il caro carburanti con uno scostamento di bilancio, per ora è stato escluso dal Governo.

La riduzione del prezzo dei carburanti potrebbe essere attuata, come è già accaduto in Francia, grazie ai maggiori incassi dell'Iva, dovuti proprio all'impennata del prezzi. Asso petroli ha calcolato, a questo proposito, un incasso di 200 milioni solo nel mese di marzo, importo che il governo intende utilizzare per fronteggiare il rincaro dei costi dell'energia e del gas, dovuti alla crisi economica per la guerra in Ucraina.

L'extra gettito Iva servirà anche a finanziare le agevolazioni dirette alle famiglie e le imprese per le quali è già prevista la possibilità di rateizzare le bollette di luce e gas, se hanno ricevuto l'avviso di morosità.

L'agevolazione riguarda le fatture energetiche per il periodo gennaio-aprile 2002, le quali potranno essere rateizzate, prevedendone il pagamento del 50% subito e il restante importo in dieci rate. Il governo sta cercando di trovare risorse aggiuntive studiando di prelevare anche dagli extraprofitti delle altre società energetiche, come già in attuazione per le aziende che producono energia da fonti rinnovabili.

Intanto in Sardegna continua la mobilitazione dei camionisti contro il caro carburanti, sulla scia della protesta anche avvenuta nei giorni scorsi in alcuni tratti autostradali tra Napoli e Caserta.

Nell'isola i Tir hanno ostruito alcuni accessi ai porti e alle aree industriali, senza arrecare grossi disagi ma promettendo mobilitazione ad oltranza se dal Governo non arriveranno interventi concreti per la riduzione delle tariffe.

Più importanti sono stati i rallentamenti in autostrada A1 e A30 dove alcune decine di camion, a partire dalla giornata di domenica 13 marzo, hanno rallentato il traffico, nonostante il divieto allo sciopero nazionale, giunto dalla Commissione di garanzia per mancato preavviso di 25 giorni.

Le preoccupazioni dei cittadini, che temono ulteriori rincari, sono state prese in carico dal governo e il presidente del Consiglio, Draghi, ha già chiesto ai Ministeri di mettere in atto interventi che rispondano al caro carburante e ai primi segnali di accaparramento nei supermercati.

Proposte alternative sono arrivate anche dai Partiti di maggioranza tra le quali quella di Conte che chiede il prelievo dagli extraprofitti dovuti al Covid delle compagnie di assicurazione e quella del Pd che ipotizza un assegno 'energia' per le famiglie in difficoltà che includerebbe più numerosi fruitori rispetto al bonus energia.

Il governo ha intenzione di allinearsi con le decisioni del prossimo Consiglio UE, del 24 e 25 marzo, dove saranno stabilite le misure per contenere la frenata economica dovuta al conflitto in Ucraina.