Un paio di scarpe fanno commuovere il mondo. Non si tratta di uno spot pubblicitario quanto piuttosto di un momento di generosità catturato dal fotografo greco Heraklis Pnevmatikakis, lesto ad immortalare l'esatto momento in cui un giovane greco  regala un paio di scarpe nuove di zecca ad un senzatetto. Non è chiaro se i due avessero già familiarizzato in passato, in molti però avevano visto il giovane clochard camminare scalzo negli ultimi periodi. I quattro scatti, diventati in poco tempo virali sul web, sono stati definiti da Greek Reporter come un "gesto di grande compassione umana sempre più raro". 

Grecia: continua la crisi 

La Grecia è in crisi economica da sei lunghi anni e il futuro appare sempre più appeso ad un filo.

Nemmeno Alexis Tsipras pare stia riuscendo ad alleviare la sofferenza causata dalla mancanza di lavoro e di assistenza da parte dello stato. Nelle ultime ore, infatti, sono stati avanzati molti dubbi sulla ricetta del leader di Tsipras ha offerto la scorsa settimana all'Eurogruppo. Oggi nel tardo pomeriggio si saprà se le voci del rifiuto dell'Eurogruppo, anticipato ieri da Bloomberg, siano fondate. Al rifiuto della ricetta Tsipras-Varoufakis si aggiungerebbe anche quello sugli aiuti economici, indispensabili per alleviare la crisi di liquidità che sta affliggendo le casse elleniche.

Povertà nell'eurozona

Secondo alcuni dati diffusi dall'Eurostat e riportati dalla rivista francese "Basta" i poveri in Grecia rappresentano il 35,5 percento della popolazione.

Dal 2005 a oggi i poveri in Grecia sono aumentati di 773 mila unità. Ha fatto peggio l'Italia, che dal 2005 ad oggi ha incrementato la fetta di popolazione definita a rischio di povertà di due milioni e 705 mila unità (28,5 percento del totale). La metà dei dati della Germania di Angela Merkel, uno dei falchi delle politiche di austerity.

Sempre dal 2005 ad oggi tra i land tedeschi il rischio povertà e di esclusione sociale è aumentato di un milione e 190 mila persone (20,1 percento). Male anche Spagna che ha incrementato di poco più di 2 milioni i poveri (27,2 percento del totale). Chi ha limitato al massimo i danni è stata la Francia, che durante la crisi ha "aggiunto" a mala pena 102 mila persone ai poveri pre-crisi, attestandosi tra i paesi meno con meno poveri ( appena 17,1% del totale della popolazione).

Chi più ha giovato della crisi, secondo i dati diffusi dall'istituto di statistica europeo è la Polonia, che ha diminuito di sette milioni e 332 mila la fascia di popolazione a rischio povertà (25,3 percento del totale).

Europa 2020: diminuire povertà 

In tutti i 28 stati membri sono quasi 122 milioni le persone che sono considerate povere, ossia il 24,2 percento della popolazione totale. Uno degli obbiettivi principali della Commissione Europea è di abbattere di 20 milioni il numero delle persone da povertà ed emarginazione. Ma per ottenere questo risultato, secondo l'economista Sandrine Levasseur, occorre un cambio di passo proprio dai paesi "sviluppati".