Va considerato un evento storico, soprattutto per un paese fortemente cattolico come l'Irlanda dove, fino a due decenni fa, l'omosessualità era considerata illegale e punita con il carcere. La partecipazione sembra essere stata alta, molto più che in altri referendum nel paese. Alla chiusura dei seggi l'emittente pubblica RTE ha stimato che l'affluenza alle urne è stata superiore al 60% e i voti favorevoli sono ben oltre il 70%. L'elevato tasso di partecipazione dà un'idea dell'interesse suscitato in Irlanda. Il quesito referendario chiedeva agli elettori se vogliono che la Costituzione irlandese sia modificata per includere la seguente frase: "Due persone possono sposarsi in base alla legge, indipendentemente dal sesso." Una domanda semplice, ma che farà la storia.

Sono 21 i Paesi in tutto il mondo che hanno già legalizzato i matrimoni tra omosessuali (Danimarca, Olanda, Belgio, Spagna, Francia, Canada, Sudafrica, Norvegia, Svezia, Slovenia, Portogallo, Inghilterra, Galles, Islanda, Argentina, Uruguay, Nuova Zelanda, Finlandia, Messico, Brasile e Usa, in 38 Stati), ma nessuna riforma costituzionale, finora, era stata sottoposta al voto popolare. Il referendum irlandese rende la cosa molto particolare per due motivi determinanti: il primo è il fatto di aver previsto il sistema referendario, quindi un voto popolare, per decidere di modificare la Costituzione, e questo è un fatto di una rilevanza quasi epocale che segna (e insegna) un nuovo modo di come si intende applicare la "democrazia partecipativa".

La seconda ragione è che il risultato va classificato come "storico", considerato che in Irlanda (un po' come succede in Italia) la Chiesa cattolica ha sempre avuto un ruolo importante nella politica. Proprio la Chiesa ha sempre osteggiato le riforme sociali; va ricordato che anche per questo motivo in Irlanda il divorzio è stato legalizzato solo dal 1995, i contraccettivi dal 1985 mentre l'aborto rimane tutt'ora illegale, anche se si fosse in presenza di stupro.

Sui diritti degli omosessuali la Chiesa la pensava in maniera ancora più ostica e la sua costante influenza negativa, nei confronti dei governi che si sono via via succeduti negli anni, ha reso l'Irlanda uno degli ultimi Paesi del mondo occidentale dove l'omosessualità era un reato punibile con la reclusione, almeno fino a quando la Corte europea dei diritti dell'uomo ha dichiarato illegale la normativa precedentemente in vigore.

E oggi, invece, l'unione civile fra due persone dello stesso sesso è assolutamente legale in Irlanda. A esultare per primo è il ministro per le pari opportunità Aodhan O'Riordain, che ha dichiarato in un tweet: "Oggi sono orgoglioso di essere irlandese".