Prestiti infruttiferi - A chi di noi non è mai capitato di aiutare un parente oppure un amico in un momento di difficoltà. Semplici versamenti di denaro al fine di consentire al soggetto beneficiario di non dover ricorrere ad un istituto di credito con tutta la mole di costi (bollo, interessi ... etc.) che una simile operazione comporta. Tuttavia, causa i sempre più stringenti controlli effettuati quotidianamente dal Fisco, sembra che simili operazioni, se non effettuate in maniera corretta, possono far incorrere in sanzioni i soggetti partecipanti. In particolare questi controlli riguardano da un lato i conti correnti e dall'altro il redditometro: pertanto non è più possibile fare giri di denaro senza che vi sia un qualche documento che lo certifichi in maniera ufficiale e rigorosa. E ciò, appunto, nemmeno se si tratta di un parente stretto o di un amico. La ratio di tali limitazioni risiede nella volontà da parte del Fisco di evitare fenomeni di riciclaggio del denaro o operazioni di strozzinaggio. Come ovviare di incorrere in sanzioni quando si concedono prestiti infruttiferi a parenti o amici? La soluzione più opportuna rimane, senz'altro, quella di redigere una scrittura privata la quale attesti in via ufficiale il passaggio di denaro dal soggetto creditore al soggetto beneficiario. Tale scrittura, naturalmente, deve essere registrata presso l'Agenzia per le entrate oppure scambiata tramite raccomandata fra i soggetti interessati. Insomma il tutto deve necessariamente avere un carattere ufficiale.