Credito agevolato per imprese e PMI grazie alla Nuova Legge Sabatini Bis 2014 o decreto Beni strumentali: entriamo subito nel vivo dell’interessante opportunità messa a disposizione delle aziende italiane effettuando una breve panoramica su requisiti, tassi di resa e modalità di invio delle domande.

Nuova Legge Sabatini Bis 2014, credito agevolato imprese e PMI: requisiti e tassi di restituzione 



La Nuova Legge Sabatini Bis 2014 è stata ratificata con l’intento di offrire un’importante contributo in favore di imprese e PMI all’interno di un contesto economico, quello attuale, povero di alternative e sempre più sferzato da un’imponente crisi di liquidità.



Il bacino di risorse al quale è possibile attingere grazie alla Nuova Legge Sabatini Bis 2014 si presenta particolarmente corposo (2,5 miliardi di euro), con i requisiti di accesso al credito agevolato a figurare come tutt’altro che stringenti; innanzitutto è indispensabile che l’impresa o PMI richiedente risulti economicamente solida, con ciò significando che non possono inoltrare domanda di accesso al credito agevolato né le imprese al centro di procedure concorsuali né quelle soggette ad attività di liquidazione. Viceversa, vi possono accedere le imprese regolarmente iscritte nel Registro delle Imprese che presentino sede operativa in Italia.



Ai fini della fruizione dei fondi messi a disposizione dalla Nuova Legge Sabatini Bis 2014 rileva anche il settore produttivo di riferimento, ecco che stante la normativa vigente risultano escluse dall’alveo dei possibili beneficiari le imprese e PMI attive nel comparto del carbone, nel settore della finanza e in quello attinente la produzione di prodotti imitativi del latte e derivati.



Per poter accedere al credito agevolato garantito dalla Nuova Legge Sabatini Bis 2014 è poi indispensabile aver pianificato un importante opera di investimento, da un minimo di 20.000 euro sino ad un massimo di 2 milioni di euro, con lo stesso programma industriale che deve essere stato pianificato in modo tale da potenziare la produzione e razionalizzarla mediante l’installazione di nuovi macchinari o l’accrescimento della propria capacità informatica.



Un capitolo rilevante viene ad essere costituito dai tassi di resa, decisamente fuori mercato e fissati a quota 2,75%. L'erogazione del finanziamento è prevista solo a completamento dell'investimento e verrà effettuata in quote annuali secondo quanto descritto nel provvedimento di concessione statuito dalla banca o istituto di credito al quale ci si è rivolti.

Nuova Legge Sabatini Bis 2014: invio domande



Per quel che concerne l’iter burocratico da dover svolgere per poter accedere ai fondi offerti dalla Nuova Legge Sabatini Bis 2014, è indispensabile seguire attentamente ogni passaggio, pena la non validità dell’intera procedura; il primo importante passo consiste nella consultazione del portale online del Mise dove sono riportati termini di sottoscrizione e normativa di riferimento.



Sullo stesso portale è possibile reperire i moduli da dover scaricare, compilare, far firmare dal legale responsabile ed inviare (completi della documentazione richiesta) tramite il proprio indirizzo PEC ad uno degli indirizzi PEC delle banche che abbiano ratificato la relativa convenzione. Dopo che la banca alla quale ci si è rivolti avrà accettato il finanziamento, il Mef stesso provvederà a disporre ed erogare il credito agevolato previsto dalla Nuova Legge Sabatini Bis 2014 seguendo tempistiche  più ridotte rispetto alla normale procedura
L’elenco completo delle banche convenzionate è disponibile sul portale online dell’Abi.



Sin qui i fondi ai quali si può attingere grazie alla Nuova Legge Sabatini Bis 2014, indirizzata evidentemente solo ad imprese e PMI; restando sempre in tema di finanziamenti e prestazioni economiche ma esulando dal contesto dell’imprenditoria, va segnalato come in queste ultime settimane l’INPS abbia provveduto ad aggiornare limiti ISE e importi spettanti con riferimento ad alcune tipologie di sostegni indirizzati ai privati cittadini, come gli assegni familiari erogati dal Comune di residenza.



Stesso discorso per l’assegno di maternità 2014, per cui il nuovo importo spettante è stato pianificato in euro 338,21 da erogarsi per cinque mensilità complessive.