Si parla sempre di aiuti agli indigenti, di ammortizzatori sociali, di bonus famiglie e incentivi vari. Della Social Card straordinaria si parla sempre ma tra la miriade di interventi del Governo per i più bisognosi spesso si fa confusione. Infatti molti confondono questa carta straordinaria con la carta acquisti da 40 euro al mese, o con il reddito minimo di inserimento. Invece la social card straordinaria è un intervento a sostegno delle famiglie con redditi bassi inserita e resa operativa dal Governo Renzi con la Legge di Stabilità.
La carta non è una autentica novità perché era già attiva negli anni passati anche se non in tutto il territorio italiano.
In via sperimentale fu applicata solo in alcune grandi città del nord perché al sud non c'erano fondi a sufficienza. Da quest'anno invece è possibile richiederla un po' ovunque: vediamo in sintesi i requisiti, le regioni dove è attiva e come richiederla.
La social card straordinaria può essere richiesta in tutte le Regioni del sud ed anche in Molise ed Abruzzo. Per il nord solo nelle grandi città, Milano, Roma, Torino, Bologna, Firenze, Genova, Venezia e Verona. La carta eroga, in base al numero di persone presenti nel nucleo familiare del richiedente, un importo che va da 231 euro per nuclei di due persone fino a salire a 404 euro per nuclei sopra le cinque unità.
Le famiglie per averla devono avere dei requisiti.
Ci deve essere almeno un componente non maggiorenne oppure un membro che ha perso il lavoro negli ultimi 3 anni dalla data di invio della domanda. In alternativa alla perdita del lavoro, può toccare anche in caso di lavoratori dipendenti che negli ultimi sei mesi abbiano un reddito relativo al lavoro svolto inferiore a 4.000 euro (precari e lavoro flessibile).
Il parametro reddituale di riferimento, come per tutti gli altri incentivi, è l'ISEE: non deve superare i 3.000 euro, e non ci deve essere nel nucleo familiare un patrimonio mobiliare, quindi di titoli bancari superiore ad 8.000 euro. La casa di proprietà del nucleo familiare non deve avere un valore IMU superiore a 30.000 euro e nel nucleo familiare non devono essere presenti autoveicoli oltre i 1.300cc o automobili acquistate nell'ultimo anno.
Fermo restando il possesso dei requisiti richiesti la domanda non può essere ancora presentata perché il modello di domanda già predisposto deve essere ancora approvato e confermato dal Ministero del Lavoro, ma pare che sia questione di giorni.