L’internazionalizzazione e l’innovazione del sistema produttivo regionale sono fondamentali per rilanciare sviluppo e occupazione: la Regione Calabria ne è ben cosciente e per questo motivo ha pubblicato recentemente sei bandi a favore delle imprese, diretti a finanziare attività come l’acquisizione di servizi innovativi, la realizzazione di progetti di ricerca e di sviluppo, l’acquisto di impianti e macchinari, l’adozione di soluzioni tecnologiche e la partecipazione al programma Horizon 2020. Una vera spinta alla crescita del tessuto imprenditoriale calabrese.

Ne abbiamo parlato con Paolo Praticò, Dirigente Generale della Programmazione Nazionale e Comunitaria della Regione Calabria

L'intervista al dottor Praticò

Dott. Praticò, il coordinamento della programmazione dei Fondi Strutturali in Calabria sta funzionando bene. A cosa è dovuta questa efficienza?

Nel nuovo programma la Regione ha deciso di fare leva sulle lezioni apprese nella scorsa programmazione e sulle principali innovazioni di metodo proposte dalla Commissione europea. Gli elementi chiave del cambio di paradigma sono: efficienza dell’amministrazione, concentrazione delle risorse, innovazione, e orientamento delle politiche ai luoghi. Innanzitutto, abbiamo investito sull’efficienza dell’amministrazione attraverso la digitalizzazione delle procedure di accesso ai fondi, semplificando e riducendo i passaggi amministrativi a carico dei beneficiari e riorganizzando gli strumenti di monitoraggio; quindi, abbiamo cercato di concentrare le risorse in un numero limitato di aree.

Terza scelta importante è stato puntare sull'innovazione: la strategia di specializzazione intelligente è il frutto di un percorso di partecipazione che ha riunito 600 imprenditori, ricercatori ed esperti, e che ha raccolto oltre 250 contributi. Infine, molto efficace è stata l’applicazione del principio per cui le politiche vengono orientate ai luoghi, definendo una strategia per le aree urbane e una strategia per le aree interne.

Perché supportare le PMI nella partecipazione a Horizon 2020?

Ad oggi le imprese calabresi che partecipano ai bandi europei sono veramente poche. Tale situazione è in parte una conseguenza delle peculiarità del sistema imprenditoriale regionale, composto perlopiù da strutture di piccole dimensioni, spesso sprovviste di competenze interne e delle risorse finanziarie necessarie per poter investire sulla partecipazione ai bandi europei.

Il nostro bando H2020 punta a invertire questa tendenza, sostenendo le imprese nell’ acquisizione di strumenti e di conoscenze indispensabili per un’efficace predisposizione di proposte progettuali da presentare nell’ ambito di Horizon 2020.

L’informazione che fate è ben strutturata. Si tratta di un modo per avvicinare le imprese ai finanziamenti o piuttosto di una volontà di trasparenza?

Trasparenza e partecipazione sono le due facce di una stessa medaglia, legate una all'altra da un rapporto di causa-effetto. In altre parole, la trasparenza spinge la comunità ad agire ed è questo l'obiettivo che una moderna istituzione, a qualsiasi livello, deve perseguire. La comunicazione è per noi un elemento centrale per una corretta attuazione dei POR, perché attraverso un comunicato stampa, un tweet, un’ infografica o un evento seminariale vengono resi chiari i processi in atto e allo stesso tempo viene incentivata la partecipazione dei beneficiari potenziali e dei calabresi.

Quali saranno i temi del 2017?

Il 2017 vedrà il lancio di una quota significativa dei bandi previsti nel periodo 2014-2020, i quali andranno ad assorbire una buona parte delle risorse disponibili. Verranno avviate iniziative in quasi tutte le macroaree affrontate dal Programma: ricerca, sviluppo tecnologico e innovazione. Altro grande tema sarà la mobilità sostenibile. Verranno sviluppate anche altre iniziative sulla digitalizzazione dei processi amministrativi, la diffusione di servizi digitali e la riduzione dei consumi energetici.