Il Comune di Bruxelles ha deciso di rendere omaggio alla Società Sportiva Lazio permettendo al club capitolino di vestire con una maglia biancoceleste il Manneken Pis, letteralmente ‘il bimbo che fa la pipì’, simbolo della città di Bruxelles. La cerimonia si terrà il 9 gennaio nella salle des Milices del Comune di Bruxelles, sulla Grand Place; a seguire vi sarà un corteo che si concluderà con lo svelamento della statua. Sono previsti anche un momento conviviale di beneficenza alla Chiesa di St. Cathrine e, infine, una visita alla stele e al luogo di sepoltura di Luigi Bigiarelli presso il cimitero di Ixelles.
Federico Eichberg, Vice Presidente Vicario della Lazio: un grande significato
Dott. Eichberg, il Manneken Pis indosserà la divisa della S.S.Lazio. Sarete il primo club italiano a godere di tale privilegio: che significato ha questo per la vostra squadra? "La cerimonia ha un grande significato per la S.S.Lazio. La nostra Polisportiva (www.sslazio.org) fu fondata a Roma il 9 gennaio 1900, elevata a “Ente Morale” nel 1921 “come esempio di rettitudine fra i giovani” e successivamente decorata dal Comitato Olimpico Nazionale Italiano con la “Stella d’oro” (1967) ed il “Collare d’oro” (2002) per meriti sportivi. A fondarla fu un giovane bersagliere, Luigi Bigiarelli, il quale visse a lungo a Bruxelles; ivi ottenne importanti risultati sportivi e morì, a 32 anni.
Le sue spoglie riposano al cimitero di Ixelles. Forse neanche nei suoi sogni più audaci il giovane Bigiarelli avrebbe pensato, 117 anni dopo, di vedere che il suo sodalizio, nato letteralmente fra pochi amici sulle rive del Tevere, conta ad oggi oltre 60 fra Sezioni Sportive e Attività Associate ed ha conseguito nel corso della storia 10 ori olimpici, 16 titoli mondiali, più di 500 titoli nazionali e internazionali, oltre a circa mille titoli conquistati nelle categorie minori e giovanili.
E sicuramente non avrebbe nemmeno mai sognato di vedere il Manneken Pis con la maglia biancoceleste da lui ideata. Insomma il prossimo 9 gennaio si coronano tanti sogni del nostro fondatore".Perché Bruxelles? "Come anticipato precedentemente, la città si lega a doppio filo al nostro Fondatore. Le ricerche storiche ci hanno messo in contatto con gli uffici del Comune e diciamo che ci sentiamo molto vicini alla capitale belga.
Inoltre, più recentemente, la Lazio ha assunto la guida delle polisportive europee (European Multisport Club Association, www.multisportclubs.eu, con sede a Bruxelles) con cui sta svolgendo diversi progetti di rilievo continentale focalizzati su temi come l’inclusione sociale, la diversa abilità e la lotta al doping e al match fixing, sostenuti dalla Commissione Europea nella linea “Erasmus Plus Sport”.Che valore ha questo evento per la numerosa comunità di italiani residenti a Bruxelles? "Crediamo sinceramente che si tratti di una giornata che onora lo sport italiano. Siamo fieri di poter dire che lo svelamento della statua verrà accompagnato dall’inno di Mameli. Ci sembra giusto ricordarlo: è, e sarà, soprattutto un omaggio allo sport tricolore.
Per questo vorremmo condividere con il maggior numero di connazionali un momento così bello".Come avete raggiunto tale traguardo? È stato difficile? "Devo dire che un ringraziamento particolare va a due persone: una prima persona è l’attuale sindaco di Ixelles, Dominique Dufourny, che ci ha letteralmente adottati fin dall’inizio delle ricerche su Bigiarelli, dandoci un importante supporto in ogni aspetto e sempre con grande senso delle istituzioni. Un secondo ringraziamento va a Paolo Giordano, Presidente del Torino club di Bruxelles, con il quale abbiamo concepito l’iniziativa per i due club italiani, i quali, infatti, a pochi mesi l’uno dall’altro avranno questo importante riconoscimento".In particolare quale divisa della Lazio indosserà il Manneken Pis? "Vestirà una maglia altamente evocativa, ma… deve restare una sorpresa fino al 9 gennaio!".