Con la sua imminente pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la nuova manovra finanziaria, che da quest’anno viene chiamata Legge di Bilancio, terminerà il suo iter. Dopo il via libera del Senato, dal prossimo 1° gennaio le nuove norme inserite nella manovra entreranno in vigore. In attesa dei vari decreti attuativi che renderanno attive le misure della Legge, ci sono provvedimenti che vanno capiti bene per poter sfruttare una serie di agevolazioni ed incentivi per le aziende. Un settore che il Governo ha voluto aiutare, perché vessato da una grave crisi è l’agricoltura.

Ecco cosa offre la manovra alle imprese di questo settore.

Niente IRPEF

Una notizia molto attesa era relativa all’IRPEF suoi terreni agricoli. L’imposta sul reddito delle persone fisiche, applicata ai terreni veniva calcolata sul reddito dominicale ed agrario degli stessi. Sono valori che vengono riportati sulle visure catastali e che sono differenti per natura. Il reddito dominicale è quello relativo al valore del terreno, mentre quello agrario si riferisce all’impresa agricola. È sulla somma di questi due valori che viene calcolata l’IRPEF dovuta su ciascun terreno e che la nuova Legge di Bilancio ha cancellato per il triennio 2017-2019. La misura continua il lavoro iniziato nella scorsa Legge di Stabilità, sempre in aiuto degli imprenditori agricoli e proprietari terrieri, quando si tagliarono IRAP ed IMU agricola.

Un aiuto importante che consentirà di ridare ossigeno ad aziende ed attività che pagano oltre la crisi, anche la correlazione alle condizioni atmosferiche.

Beni strumentali

Le imprese agricole rientrano nel grande contenitore di agevolazioni definito “Industria 4.0” e quindi anche per le aziende del settore c’è la possibilità di sfruttare il super ammortamento per l’acquisto di beni strumentali.

La misura proviene sempre dalla Legge di Stabilità dello scorso anno e nella nuova manovra si è solo provveduto a confermarla per il 2017, escludendo però le auto aziendali. Una azienda che desidera investire in beni che fanno parte del processo di lavoro e produzione, potranno sfruttare questo benefit. In parole povere, acquistare un bene da 10.000 euro, che di norma viene ammortizzato in 10 anni, permetterà di dedurre fiscalmente 1.400 euro all’anno anziché 1.000.

Per i beni digitali per innovazione tecnologica, il bonus è ancora maggiore perché la manovra ha lanciato l’Iper ammortamento che arriva addirittura al 250%. Queste misure coprono la globalità delle aziende, cioè anche quelle che rientrano nel regime dei minimi. Escluse soltanto le imprese che ricadono nel nuovo regime forfettario.

Un occhio ai giovani

Agricoltura ed agroalimentare sono quindi centrali nella manovra e se da un lato si è cercato di aiutare fiscalmente le aziende, un altro obbiettivo era quello di favorire il ricambio generazionale in un settore che vedeva i giovani molto lontani da esso. In questa direzione la decontribuzione offerta ai giovani che apriranno una nuova azienda agricola.

La manovra ha stabilito che per i giovani sotto i 40 anni, non saranno dovuti i contributi previdenziali INPS per i primi tre anni di attività. Inoltre, per il quarto anno, l’esenzione continuerà con l’abbattimento del 66% dei contributi dovuti e nel quinto, si scenderà al 50%. Un'altra misura sempre nel settore è rifinanziamento del fondo MIPAAF che servirà a dare aiuto alle aziende che producono il grano duro, nella cosiddetta filiera tra produttori e trasformatori. Infine, per le aziende produttrici di carni bovine e suine, via libera alla compensazione dell’IVA.