Si trova ora in stato di fermo da parte del comando provinciale dei Carabinieri di Forte San Giuliano, con l'accusa di omicidio, rapina e occultamento di cadavere Pierluigi Bonfiglio, di 34 anni. Si ritiene che sia stato lui ad uccidere Anna Carla Arecco, scomparsa dalla sua abitazione dal 28 aprile.
A darne l'annuncio della scomparsa furono i suoi familiari che allarmati avevano esposto denuncia al commando dei carabinieri. Infatti la donna non si era mai allontanata senza avvertire i familiari. La donna abitava nello stesso edificio di Bonfiglio, precisamente al piano superiore, in Via Del Lagaccio al numero 2, rinomato quartiere genovese.
A ritrovare il cadavere é stata la madre del presunto omicida mentre faceva le pulizie nella camera da letto dell'uomo. Il cadavere si trovava sotto il suo letto e aveva una evidente grossa ferita alla testa. La signora afferma che appena visto il cadavere ha avuto un malore.
Bonfiglio ex cuoco e attualmente disoccupato, per spiegare il ritrovamento del cadavere sotto il proprio letto, prima si era difeso dicendo che ad uccidere l'anziana donna era uno straniero di colore, poi si è autoaccusato dell'omicidio e infine, ha dichiarato che si era recato nell'appartamento della vittima con un amico pusher e, con una scusa era riuscito a entrare nell'abitazione per rubare, mentre l'amico portava la vittima nell'abitazione di Bonfiglio e secondo la sua dichiarazione, Bonfiglio afferma che l'amico avesse ucciso la donna con una spranga di ferro, e che lui non aveva nessuna intenzione di ucciderla.
Bonfiglio attesta che aveva bisogno di contanti per acquistare la droga, che era sotto l'effetto di stupefacenti e che avesse rubato tre anelli e circa quaranta euro, dichiarando che un anello è stato donato all'amico pusher e gli altri due sono stati rivenduti in un compro oro. Successivamente Bonfiglio ha dichiarato di aver occultato il cadavere sotto il letto perché non sapeva dove nasconderlo e di aver ripulito la stanza prima dell'arrivo della madre.
Gli investigatori stanno vagliando il racconto di Bonfiglio, mentre si cerca ancora l'arma del delitto e le chiavi di casa. che sono sparite e secondo gli inquirenti, altre persone sarebbero entrate nell'appartamento dell'anziana dopo l'omicidio perché sono stati ritrovati mobili spostati e tentativi di ripulire le tracce di sangue dai muri.