Il Bitcoin, la criptovaluta che nel 2017 aveva segnato una salita record nelle quotazioni con un +1400%, nel 2018 sta perdendo metà del suo valore. Quali le cause?

L'incredibile altalena del Bitcoin

Il Bitcoin è stata la prima criptovaluta sul mercato e negli ultimi due anni ha visto la sua quotazione oscillare in modo pazzesco: se nel 2017 aveva toccato un minimo pari a 734 dollari, verso la fine dello stesso anno si era arrampicata fino ad un controvalore di 20.000 dollari! Ebbene, nei primi sei mesi dell'anno, è scivolata pesantemente a 5800 dollari.

Moltissime persone, si sono date alla compravendita di Bitcoin ma, come possiamo vedere, il rischio di uscirne con le ossa rotte è altissimo, in un mercato, quello valutario, che di per sé è ad alto rischio e naturalmente ad alto rendimento.

Bitcoin tra rivoluzione e criticità

Le criptovalute rappresentano una rivoluzione epocale, in quanto non controllate dal sistema bancario che fa perno sulle banche centrali, bensì frutto del "blockchain", un sistema di condivisione diffuso tra privati di tipo informatico. Non è difficile quindi coglierne l'aspetto dirompente rispetto all'ortodossia del controllo monetario di pochi soggetti, così come è stato negli ultimi secoli. Anche per questo il Bitcoin così come altre criptovalute, si è attirato dal mainstream economico svariate accuse, tra le quali, quella di essere un sistema di pagamento utilizzato dalla criminalità per riciclare il denaro sporco.

Alcuni stati hanno vietato l'uso del Bitcoin come metodo di pagamento, ma, la novità di queste ultime ore, viene dal Giappone.

Il motivo per cui il valore del Bitcoin continuerà a scendere

Nel paese del sol levante infatti, l'autorità che regola il commercio delle valute, ha imposto lo stop nel commercio delle criptovalute alla più importante società del settore, la BitFlyer Inc.

con sede a Tokyo, con la motivazione che non aveva messo in atto i controlli necessari ad evitare che il commercio di Bitcoin serva a finanziare il riciclaggio e il terrorismo. il Giappone è attualmente il più grande mercato al mondo di criptovalute e questo intervento segnala la volontà delle autorità di esercitare da ora in poi un controllo stringente su questo mercato.

Il funzionario dell'Agenzia dei servizi finanziari giapponese incaricato dei controlli ha rilevato criticità nel sistema di sicurezza BitFlyer e una serie di criticità sugli account dei clienti. Inoltre sono stati mossi rilievi sulla gestione dei controlli effettuati e sulle informazioni fornite dall'azienda al governo, circa le misure adottate per impedire un uso illegale della criptovaluta. La società non ha risposto nel merito delle accuse, limitandosi a confermare che è in atto una revisione dei protocolli di sicurezza e che un piano d'azione sarà presentato al governo entro il 23 luglio. Fino ad allora l'attività resta sospesa.

Cosa aspettarsi nell'immediato

Il Giappone è una delle nazioni dove il Bitcoin è stato accolto con più favore e il legislatore ha stabilito che esso è un metodo legittimo di pagamento, per questo, l'intervento dell'autorità regolatrice è ancora più duro e importante.

Quindi è possibile prevedere che il valore della criptovaluta possa ancora scendere, fino a che il caso non troverà una soluzione. Intanto gli avvenimenti dimostrano che ad oggi le criptovalute non sono un investimento alla portata di tutti, ma un prodotto speculativo ad alto rischio: quanti hanno comprato alla quotazione di 20.000 dollari, lasciandosi ingolosire da un treno in corsa apparentemente inarrestabile?