Riforma Pensioni, novità su esodati e rivalutazioni, intanto per le pensioni dei Quota 96 della scuola la situazione è disperata: solo la Corte Costituzionale può cambiare le carte in tavola, dal Governo Letta ancora un due di picche e l'eventuale ricorso alla Corte Europea avrebbe tempi lunghissimi.

Sul fronte della riforma pensioni novità per gli esodati: il Governo Letta, attaccato di recente anche dai sindacati, ha annunciato lo stanziamento di 453 milioni di euro per il 2014 e 2015 al fine di garantire la salvaguardia ad altri 17 mila esodati italiani.

Il piano complessivo vede l'esborso di 2013 milioni nel 2014, 250 nel 2015, 197 nel 2016, 110 nel 2017, 83 per il 2018, 81 per il 2019 e infine 26 milioni per il 2020. E nonostante questo ancora non si può dire che il problema generato dalla sciagurata riforma pensioni Fornero sia risolto.

Con le modifiche in legge di stabilità sulla riforma pensioni novità anche sulle rivalutazioni: un balletto che ha dell'isterico, con modifiche grandi e piccole che proseguono ormai da lungo tempo. L'ultimo cambiamento riguarda la rivalutazione degli assegni pensionistici fino a 2000 euro: non sarà più al 90 ma al 95 per cento.

Prosegue intanto il dramma relativo alle pensioni dei Quota 96 della Scuola che dopo lunghissime battaglie contro l'errore formale della riforma Fornero che ha privato una fetta di insegnanti della propria pensione, continua a tenere in scacco i circa 4000 docenti interessati.

La Ragioneria dello Stato ha bocciato senza se e senza ma l'emendamento per sanare il torto, sostenendo, molto in breve, che non ci sono soldi. Manuela Ghizzoni, generalmente molto battagliera, ha criticato la ragioneria e ha lasciato trapelare un forte scoramento, annunciando inoltre che i lavori del Comitato termineranno a gennaio: se nulla si otterrà dal Governo Letta (come è praticamente certo), inutile andare avanti.

La riforma pensioni per i Quota 96 della scuola ha riservato solo frustrazioni, resta una sola speranza per gli insegnanti: il verdetto su un caso singolo di Q96. Se nemmeno questo sarà positivo si potrà tentare la via della Corte Europea, ma i tempi si allungherebbero terribilmente, fino al 2016 con ogni probabilità. Non resta che attendere la decisione che giungerà dalla Consulta.