Vivo in Parlamento il dibattito sul tema Riforma Pensioni, le ultime novità riguardano in particolar modo i Quota 96, gli esodati e il pensionamento flessibile.
Per i Quota 96 della scuola il prossimo appuntamento sarà quello decisivo, oggi in Commissione Bilancio si discuterà in merito al testo di legge unificato Ghizzoni-Marzana: il via libera sarà fondamentale per consentire a 4 mila Quota 96 di poter accedere alla pensione con i requisiti pre-Fornero, a patto di averli maturati entro l'anno scolastico 2011/12.
Il problema che potrebbe come sempre ostacolare l'ok della Commissione Bilancio è di natura economica: stando alla proposta di legge, per lo Stato vi è un costo valutato in 35 mln di euro per il 2015, di 107,2 per il 2017 e di 72,8 milioni di euro per il 2018.
Dalla Commissione potrebbe proprio per ragioni economiche giungere un nuovo no, in quanto sembrerebbe più importante la risoluzione immediata del problema degli esodati; oggi comunque si scoprirà quale sarà il destino previdenziale dei Quota 96 della scuola.
Per quanto concerne la Riforma Pensioni sul tema degli esodati è intervenuta di recente Laura Boldrini, presidente della Camera dei deputati, che ha assicurato un disegno di legge ad hoc per loro al fine di risolvere una volta per tutte questa ingiustizia previdenziale.
La Boldrini ha intenzione entro marzo di dare una risposta a questa categoria perché sostiene appoggiando la loro causa che "hanno tutte le ragioni di sentirsi traditi, migliaia di famiglie vittime di quella che non esito a definire una pesante ingiustizia sociale, persone sottoposte a una inaccettabile incertezza, addirittura sul loro numero, visto che dopo due anni non sappiamo ancora con precisione quanti siano le lavoratrici e i lavoratori coinvolti e anche le risorse economiche a disposizione".
Se si considera inoltre che attualmente solo un esodato su cinque ha ottenuto la liquidazione della pensione, si comprende ancor più l'emergenza di questa categoria di lavoratori, che nonostante le salvaguardie continua a non percepire la pensione.
In parlamento altro punto di discussione in tema di Riforma pensioni è certamente quello riguardante il pensionamento flessibile, gli strumenti su base volontaristica come il prestito pensionistico Inps proposto da Giovannini o il prestito d'onore, proposta analoga avanzata dalla Lega per la Lombardia, potrebbero essere delle valide opzioni, in attesa di provvedimenti legislativi mirati, per permettere ad alcune categorie di lavoratori di accedere alla pensione anticipata.
Per i lavoratori precoci ed usuranti ad esempio il pensionamento flessibile in stile Giovannini potrebbe essere una scappatoia all'attuale Riforma Fornero. Probabilmente diversi lavoratori, se fosse data loro la facoltà di decidere, seppur consci delle decurtazioni sull'assegno pensionistico finale, potrebbero decidere di pagare "il pegno" pur di uscire anticipatamente dal mercato del lavoro.
Sulla riforma pensioni si attendono dunque a breve novità sul pensionamento flessibile e sugli esodati, per il comparto Quota 96 le novità importanti dovrebbero già giungere entro questa sera.