Il tema delle Pensioni anticipate 2014 è uno dei più caldi perché mette in crisi l'intero impianto della riforma delle pensioni Fornero, salutata a suo tempo come una grande rivoluzione del sistema previdenziale e sempre più spesso considerata come una riforma iniqua sotto più punti di vista.

A intervenire in questi ultimi giorni sulla questione delle pensioni anticipate 2014 sono stati da un lato il Ministro della Pubblica Amministrazione Marianna Madia e dall'altro Cesare Damiano, presidente della Commissione Lavoro della Camera dei Deputati.

Tra i due, è in atto un vero e proprio scontro sulle modalità e sulle ipotesi per il prepensionamento e le pensioni anticipate dei dipendenti pubblici e privati.

Pensioni anticipate 2014: Marianna Madia e il prepensionamento dipendenti pubblici

Grande interesse hanno suscitato le dichiarazioni di Marianna Madia, Ministro della PA, che nei giorni scorsi ha affermato di essere al lavoro sulle pensioni anticipate 2014, in maniera tale da permettere il prepensionamento ai dipendenti pubblici tramite le regole e i requisiti precedenti alla riforma delle pensioni Fornero. Il piano della Madia sarebbe questo: concedere le pensioni anticipate 2014 a circa 85mila dipendenti pubblici in maniera tale da permettere il famoso turn over generazionale e svecchiare la Pubblica amministrazione.

A confermare le ipotesi di Marianna Madia, interviene anche il sottosegretario Rughetti che, in un'intervista al Messaggero, ha sottolineato come l'idea sarebbe quella di sfruttare una norma emanata dal governo Monti che permette ai comuni di prepensionare anticipatamente i dipendenti pubblici con l'applicazione delle regole e dei requisiti pre-Fornero.

In più, aggiunge Rughetti, l'idea sarebbe quella di cercare anche altre soluzioni per permettere uno svecchiamento generalizzato anche ad altri ambiti della pubblica amministrazione.

Pensioni anticipate 2014: Cesare Damiano, e i dipendenti privati?

Le dichiarazioni di Marianna Madia e del sottosegretario Rughetti non potevano che suscitare polemiche.

Ad intervenire, in questi ultimi giorni, è stato Cesare Damiano, Presidente della commissione Lavoro della Camera, il quale è stato da mesi il sostenitore dell'introduzione di forme di flessibilità in uscita per quanto riguarda l'annoso tema delle pensioni anticipate 2014. Ma, se l'impostazione del problema è il medesimo, perché Cesare Damiano si trova in netto disaccordo con Marianna Madia?

La questione sollevata da Cesare Damiano per quanto riguarda le pensioni anticipate 2014 è che la proposta Madia riguarda soltanto i dipendenti pubblici e non i dipendenti privati. Cesare Damiano afferma all'Adnkronos, infatti, che l'ipotesi Madia creerebbe una differenza di trattamento tra dipendenti pubblici e dipendenti privati, cosa inammissibile e che porterebbe a un privilegio per coloro che lavorano nell'amministrazione pubblica.

La soluzione di Damiano sarebbe invece quella di combattere l'impianto stesso della riforma delle pensioni Fornero che ha introdotto le cosiddette pensioni anticipate. Le parole del Presidente della Commissione sono molto dure, definisce "perversione sociale" l'innalzamento dell'età pensionabile a 67 anni. Damiano lancia questa proposta per le pensioni anticipate 2014: lasciare ai dipendenti pubblici e privati la scelta se andare in pensione o meno a partire dai 62 anni fino ai 70 anni: coloro che se ne andrebbero anticipatamente a 62 anni, avrebbero una penalizzazione del -8%, coloro che rimarrebbero fino a 70 anni un incentivo del +8%.