Chi l'ha detto che aprire una pizzeria sia meglio che fondare una startup? Flavio Briatore, ormai lo sanno tutti, e se l'affermazione arriva da lui che ha avuto così tanto successo, avrà ragione. O forse no: lavorare in una startup, o addirittura fondarne una, non è un'utopia né un mito costruito dai giornali.

"Se Whatsapp, Instagram, Spotify, Oculus e molti altri vi sembrano dei casi di insuccesso di under30 che avevano semplicemente mirato troppo in alto con la loro ambizione, ditemi voi…" - così Andrea Manfredi lancia la provocazione al Boss, durante l'incontro AIESEC tenutosi oggi alla Bocconi.

"Caro Boss, sei fuori! Le opportunità per i giovani esistono, ma bisogna costruirle", afferma Manfredi davanti agli studenti. Battute a parte, il manager toscano sa di cosa si sta parlando: ha fondato nel 2010 il portale di comparazione online SuperMoney che, oltre ad aver consolidato la sua posizione sul mercato, non ha mai smesso di dar vita a nuovi progetti imprenditoriali.

Tra questi c'è anche Blasting News, la prima piattaforma di crowdsourcing journalism italiana, totalmente democratica e meritocratica, animata da 8.000 blaster e 9 milioni di lettori ogni mese e ormai attiva anche a livello internazionale - dall'Europa all'Australia, passando per il Messico e il Brasile.

Eppure il panorama italiano ha tutte le carte in regola per scoraggiare anche il più intraprendente dei ragazzi.

"Comprendo lo spirito concreto con cui Briatore ha voluto dare un consiglio ai giovani, e non ho nulla contro le pizzerie, ma anche io posso offrire qualche suggerimento - continua Manfredi - quello che gli americani chiamerebbero my two cents".

Fondare e lavorare in una startup richiede "infinita dedizione, orientamento al risultato, il giusto team e, ovviamente, soldi.

Chiedetevi quale obiettivo volete raggiungere, e non lasciate che il mezzo prevalga sul fine. Ad esempio, non focalizzatevi sullo sviluppo della tecnologia fine a se stesso, ma sviluppate la tecnologia in modo che vi aiuti ad arrivare al traguardo".

L'Italia però non sembra il posto ideale per fondare una startup, mentre le pizzerie funzionano sempre.

" Le pizzerie, come qualsiasi cosa, funzionano se la pizza è buona e se sanno venderla. Vero, l'Italia pone una quantità inimmaginabile di ostacoli a chiunque abbia un progetto imprenditoriale, a cominciare dalla burocrazia soffocante, ma le buone idee hanno futuro e possono essere esportate: pensate in ottica internazionale".

Il vero punto di forza "saranno le persone con cui lavorerete. Ho impiegato tre anni per formare la squadra giusta, solida e affidabile. Non dimenticate i soldi, perché l'imprevisto è sempre dietro l'angolo". No cash, no party insomma? "Certo, e questo ovviamente vale anche per le pizzerie!".