Potrebbero giungere importanti novità in merito al caso pensioni lavoratori precoci: come ormai  risaputo infatti, oggi si riunirà il tavolo tecnico composto da MEF, INPS e Commissioni Lavoro chiamato ad analizzare alcuni dei nodi previdenziali più delicati, un’analisi questa che potrebbe toccare – seppur indirettamente – lo stesso comparto dei lavoratori precoci.



Il meeting costituirà infatti l’occasione giusta per iniziare a percorrere la via che condurrà alla serie di norme nel quale si dovrà dettagliare il DEF, il documento di economia e finanza ratificato dal governo lo scorso mese e all’interno del quale lo stesso esecutivo si è impegnato a lavorare nel tentativo di delineare un sistema previdenziale più flessibile e meno rigido, il tutto tramite la predisposizione di un meccanismo fatto di incentivi e disincentivi.





Ad interessare il caso Pensioni lavoratori precoci sarà in particolare il dibattito relativo ad APA e prepensionamento; nonostante il meeting sia stato convocato in primis per discutere delle questioni esodati e Quota 96 della Scuola, Poletti sarà di fatto chiamato a fare chiarezza circa le due soluzioni su citate, anche e soprattutto considerato l’odierno dibattito in tema di prepensionamento statali, il cui esito, come abbiamo più volte sottolineato, scriverà buona parte dei futuri scenari in tema di pensioni lavoratori precoci e dipendenti privati.

Pensioni lavoratori precoci, Poletti, APA e prepensionamento: al meeting di oggi ne potrebbero seguire altri



In che modo il dibattito sul prepensionamento dei lavoratori statali potrebbe influenzare il caso pensioni lavoratori precoci? Il legame l’abbiamo sottolineato in più di un’occasione - l’uniformità del sistema previdenziale che porterebbe per forza di cose a considerare l’estensione della misura del prepensionamento a vantaggio di certe categorie del comparto privato -, ed anche esponenti del calibro del presidente della Commissione lavoro Cesare Damiano hanno puntato con forza su questo argomento.



Sin dall’insediamento del governo Renzi, è di fatto la prima volta che le istituzioni si riuniscono attorno ad un tavolo per trattare la materia previdenziale, un passo finalmente importante anche e soprattutto considerato l’odierno dibattito in tema di riforma della PA, che come accennato ha un’importante peso in tema di pensioni e previdenza.



Se l’ipotesi del prepensionamento dovesse sfumare – il ministro Madia ha comunque dettagliato meglio la cosa sottolineando che per i lavoratori statali si valuteranno anticipi di sei mesi al massimo –, per il caso pensioni lavoratori precoci assumerebbe un peso sempre più decisivo l’ipotesi legata all’APA, l’assegno pensionistico anticipato, sin qui una semplice idea che Poletti è chiamato a dettagliare in modo più preciso.



Certo concedere un prestito ai lavoratori che accettino di abbandonare anticipatamente l’impiego non rappresenterebbe una misura strutturale ma quanto meno costituirebbe un punto di partenza; quel che è certo è che il caso pensioni lavoratori precoci diventa sempre più delicato, dato che in ballo c’è la vita di migliaia e migliaia di persone che hanno avviato il percorso lavorativo molto presto e che rischiano di non poter completare il percorso sino al pensionamento a causa dell’innalzamento dell’età pensionabile introdotto dalla riforma Fornero. Quella stessa riforma che il tavolo di oggi intende nella sostanza ridiscutere, il tutto considerate in particolare le numerose vertenze previdenziali innescatesi in seguito alla sua ratifica.



Non è infine da escludersi che al dibattito di oggi ne possano seguire degli altri; vi terremo aggiornati sugli esiti del meeting e sul caso pensioni lavoratori precoci.