Per il pensionamento dei Quota 96 "il problema non è la copertura finanziaria. I soldi ci sono": questa affermazione, che ha destato immediatamente scalpore, sarebbe stata fornita direttamente dall'Ufficio Relazioni con il Pubblico del Ministero dell'Economia e delle Finanze.

Per la precisione, la coordinatrice dell'Urp Maria Luisa Di Nitto avrebbe così risposto ad una domanda rivolta tramite e-mail da parte di una pensionanda Quota 96 bloccata in servizio dalla riforma Fornero: la notizia è stata riportata sul blog ufficiale del Comitato Civico Quota 96 e sul portale specializzato Orizzontescuola, due fonti dimostratesi nel tempo più che attendibili.

Subito si è scatenata quindi la polemica: il problema che blocca la proposta di legge Ghizzoni-Marzana non sarebbero i soldi, ciò che manca sarebbe piuttosto l'approvazione definitiva da parte dei ministeri competenti. "Appena abbiamo l'o.k. dal Ministero del lavoro e dal Miur, il problema è risolto. Non è un problema di coperture" avrebbe affermato l'interlocutore alla pensionanda Quota 96.

Pensioni Quota 96 della scuola: la reazione della Ghizzoni

Una buona notizia? Opinioni contrastanti tra gli interessati, coloro che da mesi (se non anni) attendono la risoluzione di una anomalia normativa insita nella riforma delle Pensioni Fornero: alcuni gioiscono per la novità, altri sono scettici e temono che tutto si risolverà ancora in un nulla di fatto.

Anche Manuela Ghizzoni (PD), firmataria della legge che prevede il pensionamento di quasi 4 mila lavoratori della Scuola con i requisiti pre-Fornero, ha prontamente commentato l'accaduto sul proprio blog.

"A rigor di logica, dovrei già essere a stappare una bottiglia di spumante per festeggiare - scrive la Ghizzoni - E, invece, non riesco a festeggiare.

Sono qui, a commentare con un certo senso di frustrazione e a darmi della stupida (ma sono in buona compagnia, con Incerti, Boccia, Gnecchi, Malpezzi, Coscia, Saltamartini e tutti gli altri componenti della commissione Bilancio e la stessa Marzana…) perché invece di continuare un lavoro indefesso di persuasione nei confronti di chi persuaso della pdl 249 non è e lo ha messo nero su bianco, bastava telefonare all'URP del MEF per sapere che il problema non è la copertura, bensì la tardiva risposta di Poletti e della Giannini!"

"Non è chiaro - prosegue la deputata PD - perché il MEF abbia sottoscritto per ben due volte i pareri negativi della Ragioneria della Stato alla pdl 249: ma lo chiederemo all'URP del MEF, non dubitate.

Chiarezza è necessaria". 

Si attendono ora a breve nuovi sviluppi della vicenda: lecito aspettarsi una pronta presa di posizione ufficiale del Mef da una parte, e dei ministri Poletti e Giannini dall'altra. I Quota 96 rimangono con il fiato sospeso.