La riforma della Pubblica Amministrazione firmata Madia-Renzi prosegue a passi spediti e, con la pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale dei primi provvedimenti, entrano a regime quei punti che annunciano quella che secondo il governo è una rivoluzione: la staffetta generazionale che dovrebbe portare a nuove assunzioni nel settore pubblico verterà sulla mobilità volontaria o obbligatoria, sullo stop al trattenimento in servizio ed i pensionamenti dei dipendenti che hanno raggiunto la massima contribuzione, sullo sblocco del turn over. Forti critiche per la riduzione di permessi sindacali, aspettative, distacchi.

Oltre che a dei risparmi per i conti dello stato, la riforma del pubblico impiego del governo Renzi punta anche, come detto, a svecchiare il personale e a far entrare più giovani lavoratori possibili (il ministro Madia dice fino a 15mila nuove assunzioni, ma i tecnici sono molto meno ottimisti): allora perchè l'Opzione Contributivo per la pensione anticipata delle lavoratrici è stata esclusa da questa serie di provvedimenti?

Per ulteriori approfondimenti su questo elemento:

Abolito il trattenimento in servizio nel settore pubblico- Dal 31 ottobre 2014 scatterà il divieto per i dipendenti pubblici di rimanere al lavoro se hanno maturato i requisiti per la pensione.

L'unica eccezione è quella dei magistrati e degli avvocati di Stato, per i quali c'è una deroga fino al 31 dicembre 2015.

Blocco del turn over allentato - Per sostituire parte dei lavoratori pubblici che andranno in pensione, le nuove assunzioni verranno aumentate rispetto alle cessazioni dei rapporti di lavoro: se nel 2014 la percentuale sarà del 20%, progressivamente si arriverà al 100% nel 2018.

Mobilità volontaria e obbligatoria nel pubblico impiego - Per quel che riguarda la prima, è stata resa più semplice perchè non è più necessario l'assenso dell'amministrazione di provenienza, mentre la seconda sarà implementata: il lavoratore non potrà più rifiutare un trasferimento nel raggio di 50 km.

Dimezzati permessi sindacali, distacchi, aspettative - Questo punto è alquanto contestato perchè dal 1 settembre 2014 vi sarà un taglio del 50% di tali facoltà.